Recensione: Fuori
- CANNES 2025: Il film di Mario Martone sulla scrittrice Goliarda Sapienza si affranca dal classico biopic e si avvale delle vibranti interpretazioni di Valeria Golino e Matilda De Angelis

Ci piace il cortocircuito Valeria Golino, regista de L’arte della gioia [+leggi anche:
recensione
scheda series] – pluripremiata serie Sky tratta dall'omonimo romanzo di Goliarda Sapienza – che interpreta Sapienza nel nuovo film di Mario Martone, Fuori [+leggi anche:
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scheda film], unico italiano in Concorso al 78mo Festival di Cannes. Un crossover nato 5 anni fa, quando una Valeria Golino “imbevuta da anni di Goliarda Sapienza, della sua poetica, del suo pensiero", ha pensato di mettere in scena il capolavoro postumo di una delle voci più importanti della letteratura italiana del Novecento. La sceneggiatrice Ippolita Di Majo, che aveva già adattato per il teatro il secondo romanzo di Sapienza, Il filo di mezzogiorno, ha attinto a L’università di Rebibbia e Le certezze del dubbio per questa sceneggiatura firmata con il marito Mario Martone che racconta un'estate a Roma nel 1980, l'amicizia tra due donne, Goliarda e Roberta, più un'altra amica, Barbara.
Nata a Catania nel 1924 dai ferventi antifascisti Maria Giudice e Giuseppe Sapienza, Goliarda ha un’infanzia segnata dalla morte di 4 fratelli e dall’instabilità mentale della madre. A vent’anni si trasferisce a Roma, studia all’Accademia d’Arte drammatica ma finisce per formare una sua compagnia teatrale di avanguardia. Nella sua intensa vita frequenta ambienti esclusivi e lavora con registi come Citto Maselli, Luigi Comencini e Luchino Visconti. Tenta il suicidio due volte, subisce una serie di elettroshock. Comincia a scrivere tardi, ma diventerà nota al grande pubblico solo dopo la pubblicazione postuma de L'arte della gioia. Nel 1980 viene denunciata da una sua amica per averle rubato dei gioielli. Passa cinque giorni nel carcere di Rebibbia, e in seguito racconterà le ore trascorse in quel contraddittorio e colorato universo di cruda realtà ne L’università di Rebibbia.
Da qui parte Fuori. Goliarda ha 55 anni, vive in un lussuoso appartamento a Roma Nord che non può più permettersi, il libro a cui lavora da dieci anni è stato rifiutato per l’ennesima volta, ha un disperato bisogno di denaro. La invitano ancora nei salotti buoni della capitale ed è in uno di questi che sottrae i gioielli, con la complicità del marito Angelo (Corrado Fortuna), attore quasi assente dalla sua vita. Nella sezione femminile di Rebibbia conosce una detenuta per reati politici, Roberta, interpretata con passione e talento da Matilda De Angelis: una giovane donna di estrazione proletaria, intelligente e vitale, rivoluzionaria comunista dipendente dall’eroina. Con lei Goliarda stabilisce un legame profondo e appagante che le fa sconfiggere il mal di vivere e riaccende la sua necessità di scrivere. Notevole anche l’interpretazione di Elodie, artista eclettica che regala una fresca autenticità a Barbara, il terzo elemento del triangolo d’amicizia nato in carcere e sviluppatosi una volta libere. “Stanno dentro anche quando stanno fuori”, è la folgorante sintesi di Goliarda per descrivere la psicologia di queste giovani donne che lottano per i loro sogni.
La riconosciuta padronanza registica di Martone qui si arricchisce di un’ulteriore dinamicità, con la macchina da presa del dop Paolo Carnera che si muove in una torrida Roma estiva di 45 anni fa, ricreata abilmente dallo scenografo Carmine Guarino e dalla costumista Loredana Buscemi. Fuori si affranca accortamente dal classico biopic. Chi guarderà il film senza conoscere Goliarda Sapienza non ne ricaverà un ritratto puntuale ma vividi frammenti che ricostruiscono – anche grazie alla vibrante ed empatica interpretazione di Valeria Golino – la figura di una “ladra di storie” (come si autodefinisce nel film), un’autrice “maledetta”, una donna con un approccio radicalmente autentico alla vita e all’arte, pronta sempre a mettersi alla prova con istintuale passione. Come il suo capolavoro, rifiutato dagli editori perché troppo tradizionale, o troppo poco, o troppo immorale, o troppo sperimentale.
Fuori è una coproduzione tra Italia e Francia di Indigo Film con Rai Cinema, The Apartment, SRAB Films e Le Pacte Production. Goodfellas si occupa delle vendite internazionali. Nelle sale italiane dal 22 maggio con 01 Distribution.
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