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CANNES 2025 Concorso

Recensione: Jeunes mères

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- CANNES 2025: I registi belgi Luc e Jean-Pierre Dardenne coniugano il loro cinema al plurale, sempre in contatto con la realtà, i suoi determinismi e i suoi sprazzi di luce

Recensione: Jeunes mères
Lucie Laruelle e Janaina Halloy Fokan in Jeunes mères

Dal 1999, con Rosetta, la Palma d'Oro e il premio alla migliore interpretazione femminile per la compianta Emilie Dequenne, tutti gli altri nove lungometraggi di Luc e Jean-Pierre Dardenne sono stati selezionati in concorso al Festival di Cannes. Jeunes mères [+leggi anche:
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non fa eccezione a questa straordinaria serie e porta una ventata di aria fresca alla ricca filmografia dei registi belgi.

Jessica, Perla, Ariane, Julie e Naïma (Babette Verbeek, Lucie Laruelle, Janaina Halloy Fokan, Elsa Houben e Samia Hilmi) sono giovani madri. Giovanissime, anzi, nella misura in cui hanno ancora l'energia e le possibilità dell'infanzia, e la capacità di resistere ai determinismi che incombono su di loro. Si incontrano nel bozzolo della casa maternità, questo luogo protetto che rappresenta sia un sollievo che una tregua, dove un'équipe di educatori e assistenti sociali lavora per facilitare, se questo è il loro desiderio, la creazione di un legame tra queste giovani donne, che diventano madri prima ancora di aver concluso la loro infanzia, e il loro bambino, appena nato o che nascerà. Ognuna procede per la propria strada, affrontando le proprie scelte individuali, le proprie sfide personali, anche se emergono degli schemi, un legame conflittuale (se non del tutto assente) con la madre, una paura a volte paralizzante di ripetere gli stessi fallimenti più volte, a volte tramandata di generazione in generazione. Jess, abbandonata alla nascita, si chiede come possa amare un bambino se lei stessa non è mai stata amata dalla madre. Perla, traumatizzata dall'alcolismo della madre, sogna disperatamente una famiglia normale, come quella che sua sorella sembra aver creato. Ariane si sente intrappolata dai sogni della madre, che vuole credere che riuscirà a fare con la nipote ciò che non è riuscita a fare con la figlia, mentre la giovane donna sogna di sbocciare al di fuori della maternità. Julie, nonostante l'amore di Dylan, è preda dei suoi demoni interiori e lotta contro le sue dipendenze. Alla fine, Naïma è quella che sembra aver trovato la strada, pronta a emanciparsi e ad affrontare il mondo esterno.

Il cinema dei Dardenne, lungi dall'essere un cinema in prima persona, non è mai invadente. Senza sistematicità, riescono ad accompagnare ciascuna delle loro eroine, con un senso di ellissi che evita sempre lo spettacolare e il già visto per concentrarsi sulla vita, la sua banalità e la sua durezza. Una vita spesso dura, esposta senza miseria, ma nemmeno abbellimenti. Non sappiamo se il barlume di luce che la finzione offre a Jess, Perla, Ariane, Julie e Naïma resisterà all'esercito delle ombre. Ma per la durata di un film, abbiamo vissuto accanto a loro, abbiamo visto ciò che le ostacola e l'energia che dispiegano per liberarsi dalla fatalità della riproduzione sociale che le minaccia, portate per mano dalle discrete api operaie della loro casa maternità per dar loro i mezzi per esercitare, in un momento cruciale della loro esistenza, il loro libero arbitrio. Come un istante di umanità condivisa.

Jeunes mères è prodotto dalla società dei fratelli registi, Les Films du Fleuve, e coprodotto dal loro partner di lunga data Archipel 35 in Francia, e in Belgio da altri due fratelli, Michiel e Lukas Dhont (il regista pluripremiato di Girl [+leggi anche:
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), attraverso la loro società di recente fondazione, The Reunion. Le vendite internazionali sono gestite da Goodfellas. Diaphana Distribution distribuirà il film in Francia il 23 maggio, giorno della sua presentazione a Cannes, mentre Cinéart lo distribuirà nel Benelux il 4 giugno.

(Tradotto dal francese)


Photogallery 23/05/2025: Cannes 2025 - Young Mothers

24 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.

Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne, Lucie Laruelle, Elsa Houben, Babette Verbeek, Samia Hilmi, Janaina Halloy Fokan
© 2025 Fabrizio de Gennaro for Cineuropa - fadege.it, @fadege.it

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