Al via la prima edizione del Milano Film Festival
- Dal 3 all'8 giugno, con la direzione artistica di Claudio Santamaria, 10 lungometraggi internazionali in gara, concerti, talk e incontri tra professionisti e studenti

Al via la prima edizione del Milano Film Festival che esordisce con oltre 110 titoli in programma dal 3 all'8 giugno con la direzione artistica di Claudio Santamaria. “Questa prima edizione vuole essere un manifesto culturale per la città e non solo - dichiara l’attore premiato per Romanzo criminale e Lo chiamavano Jeeg Robot [+leggi anche:
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intervista: Gabriele Mainetti
scheda film] - con un chiaro messaggio politico e urbano: in ogni luogo può nascere una scintilla di futuro, ogni cittadino può creare cultura, dai quartieri più lontani dal centro ai luoghi dello spettacolo. Non a caso una delle novità porta proprio questo nome, Scintille, un progetto che porterà il cinema gratuitamente nei nove municipi di Milano, con proiezioni serali e incontri con protagonisti. Siamo convinti che il cinema, come le arti e le maestrie che creano la magia in sala o in tutti gli schermi che usiamo, possa creare legami comunitari. Per questo il festival intende rilanciare una visione collettiva, che nasce dalla sorpresa e dallo stupore per arrivare al dialogo tra le parti”. Il cartellone prevede infatti film, concerti, talk e incontri tra professionisti e studenti.
A inaugurare questa prima edizione sarà l’anteprima internazionale di June & John del regista francese Luc Besson, che in Italia sarà distribuito da Movies Inspired. La chiusura del festival è affidata alla favola body horror The Ugly Stepsister [+leggi anche:
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scheda film], opera prima di Emilie Blichfeldt frutto di una coproduzione tra Norvegia, Polonia, Svezia e Danimarca e selezionata in Panorama della scorsa Berlinale dopo la premiere al Sundance (distribuzione italiana I Wonder).
I 10 lungometraggi internazionali in gara saranno giudicati dall’attore e regista nordamericano James Franco con l’attrice e regista Margherita Buy, l’attore Francesco Di Leva, l’attrice e drammaturga Isabella Ragonese, il regista e sceneggiatore Claudio Giovannesi. Tra questi troviamo Ancestral Visions of the Future [+leggi anche:
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scheda film] (Francia/Lesotho/Germania/Qatar/Arabia Saudita) di Lemohang Jeremiah Mosese, che riflette su dislocazione e appartenenza, mentre in Les Arènes [+leggi anche:
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scheda film] (Francia) di Camille Perton si svela il lato oscuro del mondo del calcio. Un romanziere alle prese con l’assistenza alla madre anziana è il protagonista di Four Mothers [+leggi anche:
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scheda film] (Irlanda/Regno Unito) di Darren Thornton, apertamente ispirato a Pranzo di Ferragosto [+leggi anche:
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scheda film] di Gianni Di Gregorio. Boléro [+leggi anche:
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scheda film], l’ultimo lavoro di Anne Fontaine (Francia/Belgio), si addentra nel mondo del compositore Maurice Ravel. Ambientato a Bruxelles, Aimer perdre [+leggi anche:
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intervista: Lenny e Harpo Guit
scheda film] (Belgio/Francia) di Lenny e Harpo Guit racconta di Armande che fatica a tirare avanti perché non riesce a smettere di scommettere su qualsiasi cosa, mentre di prigioni ed evasioni tratta Marmalade (Regno Unito) di Keir O’Donnell (distribuzione in Italia Movies Inspired). Infine Some Nights I Feel Like Walking [+leggi anche:
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scheda film] (Filippine/Singapore/Italia) di Petersen Vargas si muove nella notte brulicante di possibilità e di pericolo di Manila e Blazing Fists di Takashi Miike (Giappone) ci porta tra lottatori di arti marziali e riformatori minorili.
Tra gli eventi speciali, l’esperienza visiva e musicale di Dawn in the West di Frankie Caradonna; Mani Nude [+leggi anche:
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scheda film] (in sala dal 5 giugno con Medusa) di Mauro Mancini sui combattimenti estremi clandestini; il delicato Tutto l’amore che serve [+leggi anche:
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intervista: Anne-Sophie Bailly
scheda film] - presentato in concorso all’ultimo festival di Venezia - della regista e sceneggiatrice francese Anne-Sophie Bailly; l’anteprima della nuova puntata del Progetto Happiness: Esmeralda - La leggenda dei minatori colombiani.
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