email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

PRODUZIONE / FINANZIAMENTI Italia

Cineuropa visita il set di Gomorra – Le origini

di 

- Diretta da Marco D’Amore e Francesco Ghiaccio, la serie targata Sky e Cattleya vede l’esordiente Luca Lubrano interpretare un giovane Pietro Savastano nella Napoli del 1977

Cineuropa visita il set di Gomorra – Le origini
Sul set di Gomorra – Le origini (© Marco Ghidelli/Sky)

Si sono appena concluse a Napoli le riprese di Gomorra – Le origini, la nuova serie Sky Original prodotta da Sky Studios e Cattleya (parte di ITV Studios), che promette di espandere l’universo narrativo tratto dal bestseller di Roberto Saviano. Il prequel, composto da sei episodi da 50 minuti e atteso su Sky e NOW da gennaio 2026, ripercorre la giovinezza di Pietro Savastano, figura centrale e spietata della serie madre Gomorra, qui ancora ragazzo, alle prese con i primi passi nel mondo della criminalità organizzata.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
sunnysideofthedoc_2025_inner_June

Diretti nei primi quattro episodi da Marco D’Amore (già volto iconico della saga, regista anche dello spin-off L’immortale [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
e ora anche supervisore artistico e co-sceneggiatore) e negli ultimi due da Francesco Ghiaccio (Dolcissime [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
, Un posto sicuro [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
), i nuovi episodi ci riportano nella Napoli degli anni ’70, povera e inquieta, segnata da profondi cambiamenti sociali e dal dilagare del contrabbando.

Al centro della scena, il giovane attore esordiente Luca Lubrano veste i panni di un Pietro ancora lontano dall’essere il boss temuto e venerato dagli spettatori della serie madre. È un adolescente inquieto, figlio adottivo cresciuto nella parte più povera di Secondigliano, che si divide tra piccole astuzie di sopravvivenza e grandi sogni di riscatto. Intorno a lui si muove un’umanità altrettanto giovane e in cerca di una via d’uscita: amici d’infanzia, primi amori e le prime seduzioni di potere.

Il racconto prende il via nel 1977, anno cruciale non solo per il protagonista, ma anche per la storia criminale di Napoli. L’incontro con Angelo, detto ‘A Sirena (Francesco Pellegrino), carismatico gestore di una bisca per conto del clan dei Villa, segna l’ingresso di Pietro nel mondo della camorra. Al suo fianco, un gruppo di coetanei interpretati da Antonio Del Duca, Mattia Francesco Cozzolino, Junior Rancel Rodriguez Arcia e Antonio Incalza, ognuno con un proprio ruolo nella costruzione dell'identità criminale del futuro boss.

Tra le figure chiave spicca anche quella di ‘O Paisano (Flavio Furno), detenuto che sogna una camorra “senza schiavi né padroni”, e Michele Villa, detto ‘O Sant (Renato Russo), rampollo di una delle famiglie dell’aristocrazia criminale napoletana. A interpretare suo padre Don Antonio è Ciro Capano (Parthenope [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
, È stata la mano di Dio [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Paolo Sorrentino
scheda film
]
).

Non manca uno sguardo alle storie femminili: la giovane Imma (Tullia Venezia), futuro punto fermo dell’universo Gomorra, è qui ancora studentessa idealista, divisa tra il liceo, il conservatorio e il desiderio di volare in America. Nel cast anche Fabiola Balestriere nei panni della giovane Annalisa Magliocca, la futura Scianel, vittima della gelosia e della violenza del marito, e Veronica D’Elia, interprete di Anna, sorella di ‘O Paisano.

Il 6 maggio Cineuropa ha avuto l’occasione di visitare il set, insieme ad un gruppo selezionato di testate nazionali ed internazionali. Durante la conferenza stampa organizzata dal team, il produttore di Sky Studios Niels Hartmann ha parlato delle sfide legate al tornare sul franchise senza rispondere a “mere esigenze di marketing”. “Ci ha convinto l’idea giusta: un altro racconto, legato ai personaggi originali ma ambientato in un’altra Napoli. Un sapore diverso, ma autentico, con Marco D’Amore alla guida, l’unico che potesse farlo.”

Parlando della ricostruzione del capoluogo partenopeo, il produttore di Cattleya Riccardo Tozzi ha raccontato: “La Napoli degli anni ’70 non esiste più: è stata una reinvenzione totale, scenografica, estetica, emotiva. Abbiamo seguito il testo e i personaggi, costruendo ambienti per dare loro spazio. È una serie che contiene calore, adolescenza, tenerezza: tutto ciò che Gomorra finora aveva scelto di non raccontare.”

Infine, D’Amore ha sottolineato l’ottimo clima creativo creatosi sin dal principio: “Fin da quando abbiamo cominciato a confrontarci, ho sentito innanzitutto nella scrittura e poi nello spirito che animava le persone che stavano cominciando a lavorare al progetto, un quoziente di libertà che Gomorra - La Serie non si era mai concesso. [..] E invece per Gomorra - Le Origini è successo, è accaduto un principio che è molto vicino a “C’era una volta a Napoli”, ovvero un profondo racconto del tempo che non è solo mutazione sociale e politica ma è anche mutazione emotiva.”

La serie, sceneggiata da Leonardo Fasoli, Maddalena Ravagli e Roberto Saviano, si è avvalsa dei costumi di Olivia Bellini e del production design di Fabrizio D’Arpino.

La distribuzione globale di Gomorra – Le origini sarà curata dalla società tedesca Beta Film.

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy