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BRIFF 2025

Recensione: Les Tourmentés

di 

- Il regista belga Lucas Belvaux torna con un thriller psicologico che racconta una bizzarra caccia all'uomo

Recensione: Les Tourmentés
Ramzy Bedia, Linh-Dan Pham e Niels Schneider in Les Tourmentés

È il regista belga Lucas Belvaux a ricevere l'onore di inaugurare il Brussels International Film Festival (BRIFF) con la proiezione in anteprima mondiale del suo 12mo lungometraggio, Les Tourmentés [+leggi anche:
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, un thriller psicologico che mette in scena una drammatica caccia all'uomo, in cui l'oggetto della contesa diventa sempre più interiore.

Lucas Belvaux aveva già adattato Didier Decoin in 38 témoins [+leggi anche:
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 e Laurent Mauvignier in Des hommes [+leggi anche:
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. Questa volta adatta il romanzo che da il titolo al film, uscito nel 2022. Les Tourmentés mettono in discussione il patto che unisce tre anime martoriate dalla vita, al punto che queste si interrogano sui costi di tutto ciò. Skender (Niels Schneider), un ex legionario, è vessato dalle esazioni passate, dai morti seminati sul suo percorso. Vive in strada, dopo aver tagliato i ponti con la sua donna e i suoi figli. Un giorno ritrova Max (Ramzy Bedia), il suo vecchio sergente. Sembra che abbia fatto tabula rasa del passato. Ora lavora per Madame (Linh-Dan Pham), come tuttofare e scagnozzo. Propone a Skender uno strano accordo: diventare la selvaggina scelta per l'ultima caccia di Madame, in cambio di una colossale somma di denaro che gli permetterà di mantenere per sempre la sua famiglia. Max sarà incaricato di far rispettare le regole della caccia concordate. Ma la missione prende presto una piega diversa. Con il passare delle settimane e il passare del tempo, i tre protagonisti sono costretti a riflettere non solo sulle conseguenze, ma anche sulle ragioni più profonde delle loro azioni. Alla fine, la paura li tiene in vita o impedisce loro di vivere? E poi, il vero coraggio consiste nell'affrontare la morte o nell'osare la vita?

A brevi intervalli, il film rivisita il passato dei tre protagonisti principali, rivelando i traumi originari che li hanno portati al disincanto che sembra aver fatto perdere loro il gusto della vita. L'attenzione si sposta presto dall'esito della caccia alla domanda su cosa potrebbe dissuaderli dal partecipare. Mentre Max è coinvolto in un conflitto che coinvolge la sua lealtà,  tra il suo amico ed ex compagno e il suo capo, che è il suo ultimo legame con il mondo, Skender si riavvicina invece alla sua famiglia, capendo cosa rischia di perdere volendo dare loro tutto. Per quanto riguarda Madame, che è alla base di tutto questo, il velo gradualmente sollevato sull'enigma delle sue origini ci permetterà di esplorare alcune delle ragioni del suo malessere. Come in Des hommes, Lucas Belvaux sonda gli effetti della guerra sui soldati, i segni che lascia sui loro corpi ma soprattutto sulla loro psiche, evocando senza nominarli le nozioni di stress post-traumatico e di mascolinità tossica che anche Madame può aver incontrato nella sua vita, in altri modi. E piuttosto che mettere le loro vite nelle mani di qualcun altro, il cacciatore e colui che viene cacciato sono spinti a prendere il controllo delle proprie vite.

Les Tourmentés è prodotto da Artemis Production (Belgio) e Bizibi (Francia). Studio TF1 Distribution si occupa delle vendite internazionali.

(Tradotto dal francese)

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