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FILM / RECENSIONI Francia

Recensione: 13 jours 13 nuits

di 

- Martin Bourboulon firma un thriller avvincente e di grande impatto, ispirato a fatti realmente accaduti reinterpretati in stile americano, con protagonista il carismatico Roschdy Zem

Recensione: 13 jours 13 nuits
Lyna Khoudri e Roschdy Zem in 13 jours 13 nuits

"Ogni minuto che passa, ci avviciniamo allo scontro". È proprio nel mezzo di una corsa contro il tempo con centinaia di vite in gioco, sotto la minaccia di kalashnikov e attacchi suicidi, che Martin Bourboulon catapulta il pubblico con il suo nuovo film, l'incisivo 13 jours 13 nuits [+leggi anche:
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, presentato fuori concorso al Festival di Cannes e in uscita nelle sale cinematografiche francesi il 27 giugno distribuito da Pathé.

Il regista affronta questa avvincente immersione nel cuore dell'operazione Apagan del 2021 (che ha visto le forze francesi evacuare 2.805 persone dall'Afghanistan dopo la presa di Kabul da parte dei talebani) attraverso suspense, tensione e un ritmo veloce, seguendo la scia di un personaggio realmente esistito, il capo della polizia Mohamed Bida, che all'epoca era di stanza nell'ambasciata francese e che in seguito ha scritto il libro 13 jours, 13 nuits dans l’enfer de Kaboul, che ha ispirato la sceneggiatura del film attuale, scritta dallo stesso regista con Alexandre Smia.

"Bruciamo tutto, recuperiamo i dati". È il 15 agosto 2021 e l'ambasciata francese a Kabul – l'ultima missione occidentale ancora aperta nella capitale afghana – è in subbuglio: bisogna andarsene, e in fretta. L'ambasciatore indossa il giubbotto antiproiettile e un elicottero lo porta alla base NATO all'aeroporto. Ora responsabile della struttura insieme alla sua piccola squadra, il comandante Bida (Roschdy Zem) è un po' confuso perché centinaia di persone stanno già accorrendo all'ambasciata per mettersi sotto la protezione francese. Cosa dovrebbe farne? Proteggerle? Abbandonarle? Come può evacuarle tutte quando i talebani stanno prendendo il controllo della città con livelli di violenza inauditi?

Ma Bida deve prima portare a termine una missione urgente: affrontare il pericoloso caos che regna nelle strade per catturare un capo dei servizi segreti afghani braccato dai talebani. Poi sarà il momento di decidere cosa fare dei rifugiati che Bida (che non sempre obbedisce agli ordini) alla fine fa entrare tra le mura dell'ambasciata, che si sta rapidamente trasformando in una trappola, circondata dai talebani con le dita sospese sui grilletti e con cui il nostro "eroe" deve cercare di negoziare.

Proprio come nei suoi film precedenti (Eiffel [+leggi anche:
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, il dittico Les Trois mousquetaires D’Artagnan [+leggi anche:
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e Milady), Martin Bourboulon eccelle nel controllo del ritmo. Brillantemente coadiuvato dal montatore Stan Collet e dal direttore della fotografia Nicolas Bolduc, il regista gioca con innegabile efficacia sui pedali della suspense e dei colpi di scena, trovando strada facendo nuove prospettive in una storia in cui i personaggi devono costantemente adattarsi a un mondo senza punti di riferimento. Passando fluidamente dal film d'assedio al road-movie, dove altri gravissimi problemi attendono i sopravvissuti, il film ricrea con successo questi eventi reali in modo credibile, trasformando l'intera opera in un film d'azione in stile americano di grande efficacia e offrendo al meraviglioso Roschdy Zem un ruolo eccezionale. Due piccoli difetti, tuttavia, riguardano i ruoli secondari del film, eccessivamente semplicistici e totalmente dipendenti dalla qualità dell'interpretazione di ciascun attore (Sidse Babett Knudsen è molto a suo agio, mentre Lyna Khoudri è troppo debole), e la natura un po' esagerata e ottimista della narrazione (i proiettili mancano miracolosamente tutti i "buoni") alla luce del contesto mortalmente caotico rappresentato. Ma nessuno di questi difetti sminuisce il piacere che il pubblico può provare per questo splendido film che fonde "serietà" e "intrattenimento".

13 jours 13 nuits è prodotto da Chapter 2 e da Pathé (che guida le vendite internazionali) ed è coprodotto da M6 Films, Logical Content Ventures e Umedia.

(Tradotto dal francese)

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