Locarno comunica la programmazione delle sue sezioni parallele
- La sezione Cineasti del presente, dedicata agli autori e autrici del presente e al cinema di domani, e la sezione Piazza Grande comprendono una selezione ricca e multi-sfaccettata

Il direttore artistico del Festival di Locarno Giona A. Nazzaro ha svelato oggi la programmazione della sua 78ma edizione (dal 6 al 16 agosto - leggi la news) che comprende anche le sempre interessanti sezioni parallele.
Il concorso Cineasti del presente, sezione dedicata a opere prime o seconde di giovani registi e registe, definito come uno spazio “pervaso da genuina curiosità verso tutte le possibilità del cinema” nel quale i film presentati “tracciano la rotta per il futuro”, comprende quest’anno 15 lungometraggi (tutti in prima mondiale) tra cui numerose produzioni e coproduzioni europee (ben 14 su 15). Tra queste ritroviamo Affection Affection, secondo lungometraggio girato in binomio dalla regista svizzera Alexia Walther e dal regista francese Maxime Matray, il loro nuovo film dopo Bêtes blondes [+leggi anche:
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intervista: Maxime Matray, Alexia Walt…
scheda film] (selezionato alla Settimana Internazionale della Critica di Venezia); Un balcon à Limoges del francese Jérôme Reybaud (anche previamente selezionato alla SIC di Venezia, con Jours de France [+leggi anche:
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scheda film]), che parla di una donna che ha deciso di vivere una vita ai margini delle società; Hair, Paper, Water… girato anche in binomio tra il regista belga Nicolas Graux e il regista vietnamita Minh Quý Trương (il suo nuovo film dopo Viet and Nam [+leggi anche:
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scheda film], l’anno scorso all’Un Certain Regard di Cannes), documentario che parla del Vietnam e della sua eredità postcoloniale francese; Balearic dello spagnolo Ion de Sosa (selezionato al Forum della Berlinale con Sueñan los androides [+leggi anche:
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scheda film]), una commedia surreale che mette in scena un gruppo di adolescenti sorvegliati da tre cani dobermann che li trattengono all'interno della piscina della villa in cui si sono intrufolati; e Don’t Let the Sun della svizzera Jacqueline Zünd (Where We Belong [+leggi anche:
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scheda film], selezionato alla Generation della Berlinale), film fantascientifico che parla di ecologia in un mondo che sta ormai per esplodere. Insieme a questi, troviamo Gioia mia dell’italiana Margherita Spampinato, film intimo e poetico che racconta le avventure di un bambino che passa l’estate dalla nonna in Sicilia; Don’t Let Me Die del rumeno Andrei Epure, un film al contempo affascinante e destabilizzante che mescola humour, realismo e cinema di genere per parlare delle assurdità di una società in preda all’apatia; la commedia queer Fantasy della slovena Kukla, che parla delle difficoltà di essere sé stessi in una società soffocata dal cattolicesimo; Becoming della regista kazaka basata a Londra Zhannat Alshanova, un film coming of age che mette in scena una ragazza appassionata di nuoto pronta a tutto pur di raggiungere i suoi obbiettivi; The Plant From the Canaries della regista cinese basata a Berlino Ruan Lan-Xi, film intenso che affronta il tema della diaspora sud coreana a Berlino; Blue Heron della canadese Sophy Romvari, un film che parla, attraverso gli occhi del figlio più giovane, delle dinamiche interne di una famiglia che ha deciso di trasferirsi sull’Isola di Vancouver; Olivia dell’argentina Sofía Petersen, film definito da Giona A. Nazzaro come “il più forte e formale del programma”; Hijo Mayor della regista argentina Cecilia Kang, un film tra documentario e finzione che parla della diaspora coreana in America Latina; e The Fin del sudcoreano Park Syeyoung, film di fantascienza che parla di identità e del rapporto tra le due Coree. Il film canadese Folichonneries di Eric K. Boulianne completa la selezione.
Infine, l’incredibile Piazza Grande (schermo tra i più grandi al mondo) accoglierà quest’anno 14 film tra cui 4 prime mondiali. Tra queste, ben 11 su 14, sono produzioni e coproduzioni europee. Delle produzioni fanno parte il film di apertura del festival Le pays d’Arto dell’armena Tamara Stepanyan, ritratto toccante di una donna che deve fare i conti con i fantasmi del passato; The Birthday Party dello spagnolo Miguel Ángel Jiménez, film basato sul romanzo omonimo di Panos Karnezis e interpretato da attori e attrici del calibro di Willem Dafoe ed Emma Suárez, ritratto di una famiglia che si era sgretolata e del potere riconciliante dell'arte; e la serie The Deal [+leggi anche:
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scheda series] (primi due episodi) dello svizzero Jean-Stéphane Bron che racconta il processo che ha portato alla firma dell'accordo sul nucleare iraniano. Mentre tra le coproduzioni ritroviamo il thriller d’azione The Dead of Winter del nordirlandese Brian Kirk, il toccante e coraggioso Irkala-Gilgamesh’s Dream dell’iracheno olandese Mohamed Jabarah Al-Daradji, e il film di chiusura Kiss of the Spider Woman dello statunitense Bill Condon, adattamento musicale della commedia musicale omonima basata a sua volta sul romanzo El beso de la mujer araña di Manuel Puig. Anche alcuni film provenienti dello scorso Festival di Cannes: It Was Just an Accident [+leggi anche:
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scheda film] di Jafar Panahi, vincitore della Palma d’oro; Sentimental Value [+leggi anche:
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intervista: Joachim Trier
scheda film] di Joachim Trier, Grand Prix, La petite dernière [+leggi anche:
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intervista: Hafsia Herzi
scheda film] di Hafsia Herzi, premio alla miglior attrice, e Testa o croce? [+leggi anche:
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intervista: Alessio Rigo de Righi e Ma…
scheda film] di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, selezionato all’Un Certain Regard. Infine l’ormai mitico The Shining di Stanley Kubrick farà giubilare di terrore il pubblico della Piazza grazie a scene diventate d’antologia.
I film selezionati:
Cineasti del presente
Becoming - Zhannat Alshanova (Francia/Kazakistan/Paesi Bassi/Lituania/Svezia)
Folichonneries - Eric K. Boulianne (Canada)
Balearic - Ion de Sosa (Francia/Spagna)
Don’t Let Me Die - Andrei Epure (Romania/Bulgaria/Francia)
Hair, Paper, Water… - Nicolas Graux, Minh Quý Trương (Belgio/Francia/Vietnam)
Hijo Mayor - Cecilia Kang (Argentina/Francia)
Fantasy - Kukla (Slovenia/Macedonia del Nord)
The Plant from the Canaries - Ruan Lan-Xi (Germania)
Olivia - Sofía Peterson (Argentina/Regno Unito/Spagna)
Un balcon à Limoges - Jérôme Reybaud (Francia)
Blue Heron - Sophy Romvari (Canada/Ungheria)
Gioia mia – Margherita Spampinato (Italia)
The Fin - Park Syeyoung (Corea del Sud/Germania/Qatar)
Affection Affection - Alexia Walther, Maxime Matray (Francia)
Don’t Let the Sun - Jacqueline Zünd (Svizzera/Italia)
Piazza Grande
Le pays d’Arto – Tamara Stepanyan (Francia/Armenia) (film di apertura)
The Deal [+leggi anche:
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scheda series] – Jean-Stéphane Bron (Svizzera/Francia/Lussemburgo/Belgio) (serie)
Police Story – Jackie Chan (Hong Kong) (1985)
La petite dernière [+leggi anche:
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intervista: Hafsia Herzi
scheda film] – Hafsia Herzi (Francia/Germania)
Irkala-Gilgamesh’s Dream – Mohamed Jabarah Al-Daradji (Iraq/Emirati Arabi Uniti/Qatar/Francia/Regno Unito/Arabia Saudita)
The Birthday Party – Miguel Ángel Jiménez (Gracia/Spagna/Paesi Bassi/Regno Unito)
The Dead of Winter – Brian Kirk (Stati Uniti/Germania)
The Shining – Stanley Kubrick (Regno Unito/Stati Uniti) (1980)
Rosemead – Eric Lin (Stati Uniti)
It Was Just an Accident [+leggi anche:
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scheda film] – Jafar Panahi (Iran/Francia/Lussemburgo)
Testa o croce? [+leggi anche:
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intervista: Alessio Rigo de Righi e Ma…
scheda film] – Alessio Rigo de Righi, Matteo Zoppis (Italia/Stati Uniti)
Together – Michael Shanks (Australia/Stati Uniti)
Sentimental Value [+leggi anche:
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intervista: Joachim Trier
scheda film] – Joachim Trier (Norvegia/Francia/Danimarca/Germania/Svezia)
Kiss of the Spider Woman – Bill Condon (Stati Uniti/Uruguay) (film di chiusura)
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