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LOCARNO 2025

Locarno annuncia la selezione del suo atteso concorso

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- Un numero significativo di film europei compete per il Pardo d’oro, con primi film che coabitano con opere di registi affermati quali Radu Jude, Ben Rivers e Abdellatif Kechiche

Locarno annuncia la selezione del suo atteso concorso
Dracula di Radu Jude

La 78ma edizione del Locarno Film Festival (6-16 agosto) mette in evidenza il cinema come mezzo per riflettere su un momento storico tanto violento quanto spaventoso. Il direttore artistico Giona A. Nazzaro si interroga allora sulla differenza fra un’immagine “reale” e una cinematografica, sulla capacità che il mezzo filmico ha di “verificare le possibilità di un altro mondo possibile”. Come sottolineato dalla presidente Maja Hoffmann, Locarno si impegna quindi a “onorare la forza del mezzo filmico sostenendo opere che non si limitano ad assecondare clichés e aspettative commerciali”. I film di questa edizione sono 221 fra cui 99 anteprime mondiali e 7 prime internazionali.

Nel Concorso Internazionale, che accoglie un totale di 17 film, i nuovi film di habitués del festival: Dracula del regista rumeno Radu Jude che, come indica il titolo, è dedicato al succhiasangue più famoso del mondo, e Mare’s Nest, l’ultimo lungometraggio del regista britannico Ben Rivers, ambientato in un mondo utopico dove non ci sono che bambini che vivono senza nessuna regola, liberi e selvaggi. La Romania è presente anche con Sorella di clausura della regista d’origine serba Ivana Mladenović (premio speciale della giuria nella sezione Cineasti del presente per Ivana the Terrible [+leggi anche:
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intervista: Ada Solomon
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), ambientato nella scena musicale degli anni 90. Anche serbo è Desire Lines di Dane Komljen (già selezionato a Locarno con All the Cities of the North [+leggi anche:
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intervista: Dane Komljen
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e il suo ricompensato cortometraggio Fantasy Sentences) film ambientato fra le strade notturne di Belgrado.

Sorprendentemente, nella selezione è anche il nuovo film di Abdellatif Kechiche, Mektoub, My Love: Canto Due, seconda parte del suo predecessore Mektoub, My Love: Canto Uno [+leggi anche:
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(in concorso a Venezia 2017), dopo il controverso Mektoub, My Love: Intermezzo [+leggi anche:
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(in concorso a Cannes 2019).

I tre primi film di finzione in concorso sono White Snail del duo composto dall’austriaca Elsa Kremser e dal tedesco Levin Peter (Cineasti del Presente con Space Dogs [+leggi anche:
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intervista: Elsa Kremser, Levin Peter
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); Le Lac del regista svizzero Fabrice Aragno (presente a Locarno l’anno scorso ma in veste di produttore per sostenere il film Fire of Wind [+leggi anche:
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); e Le bambine, anche lui realizzato da un duo, le italiane Valentina Bertani e Nicole Bertani, incentrato sul crescere in un mondo d’adulti che non sembra attribuire il giusto valore all’infanzia.

Il concorso accoglierà anche The Seasons, della regista Maureen Fazendeiro (che ha co-diretto con Miguel Gomes The Tsugua Diaries [+leggi anche:
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intervista: João Nunes Monteiro
intervista: Maureen Fazendeiro e Migue…
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) che osserva con precisione e passione gli abitanti della regione portoghese di Alentejo. La regista croata Hana Juš (precedentemente selezionata alle Giornate degli Autori di Venezia con Quit Staring at My Plate [+leggi anche:
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intervista: Hana Jušić
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) presenterà God Will Not Help, ambientato invece all’inizio del ventesimo secolo in un contesto ostile ma affascinante. Phantoms of July del regista tedesco Julian Radlmaier (precedentemente nella sezione Encounters della Berlinale con Bloodsuckers [+leggi anche:
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intervista: Julian Radlmaier
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) mette in scena il quotidiano fragile ma intenso di un gruppo di personaggi apparentemente molto diversi fra di loro. Donkey Days della regista originaria dei Paesi Bassi Rosanne Pel indaga il rapporto complesso di due sorelle con la loro madre. La Norvegia sarà rappresentata da Solomamma di Janicke Askevold, che si concentra sulla maternità e le speranze folli che l’accompagnano. Anche selezionati Dry Leaf, il nuovo film del regista georgiano Alexandre Koberidze dopo What Do We See When We Look at the Sky? [+leggi anche:
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intervista: Alexandre Koberidze
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, su una fotografa scomparsa misteriosamente, e With Hasan In Gaza, del regista palestinese Kamal Aljafari (A Fidai Film [+leggi anche:
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intervista: Kamal Aljafari
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), che grazie a una serie di immagini d’archivio dà vita a un luogo che non esiste ormai più se non nei suoi ricordi. Completano il concorso Tales Of The Wounded Lands del regista libanese Abbas Fahdel e Two Seasons, Two Strangers del giapponese Sho Miyake.

Fuori Concorso sono invece nove film su quattordici le produzioni e coproduzioni europee. Il regista svizzero Jean-Stéphane Bron sarà presente con ben due film: Le Chantier che si concentra sulla costruzione ormai quasi onirica di sale cinematografiche che rimarranno per la posterità e la serie The Deal [+leggi anche:
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(anche nella Piazza Grande). L’Italia sarà invece presente con Bobò del regista teatrale Pippo Delbono, ritratto delicato del suo amico e compagno scomparso lasciando un vuoto infinito e Il vangelo di Giuda di Giulio Base, film liberamente tratto dai vangeli e dai suoi personaggi controversi. Da citare anche E, della cantante e regista finlandese Anna Eriksson, un’allegoria sulla responsabilità di essere una donna politica oggi; Nova ’78 di Aaron Brookner e Rodrigo Areias che grazie a una serie di materiali d’archivio ci fa immergere nelle utopie della beat generation; Exile di Mehdi Hmili, una delle figure più importanti del cinema indipendente tunisino; Silencio, miniserie dell’attore e regista spagnolo Eduardo Casanova e Kerouac’s Road: The Beat of A Nation di Ebs Burnough, documentario sull’iconico scrittore statunitense.

Infine, per quanto riguarda gli omaggiati e le omaggiate: l’acclamato regista statunitense Alexander Payne (Pardo d’Onore), la casa di produzione libanese Abbout Productions (Raimondo Rezzonico Award), l’attrice e la regista Lucy Liu (Career Achievement Award), l’attrice, sceneggiatrice e produttrice britannica Emma Thompson (Leopard Club Award) e la costumista Milena Canonero. Il Pardo alla carriera sarà assegnato all’iconico attore, regista e figura delle arti marziali Jackie Chan. I film selezionati nelle sezioni parallele sono anche stato svelati (leggi la news).

I film selezionati:

Concorso

Le Lac Fabrice Aragno (Svizzera)
With Hasan In Gaza – Kamal Aljafari (Palestina/Germania/Francia/Qatar)
Solomamma – Janicke Askevold (Norvegia/Lettoni/Lituania/Danimarca/Finlandia)
Le bambine – Valentina Bertani, Nicole Bertani (Italia/Svizzera/Francia)
Tales Of The Wounded Lands – Abbas Fahdel (Libano)
The Seasons – Maureen Fazendeiro (Portogallo/Francia/Spagna/Austria)
Dracula – Radu Jude (Romania/Austria/Lussemburgo)
God Will Not Help – Hana Jušić (Croazia/Italia/Romania/Grecia/Francia/Slovenia)
Mektoub, My Love: Canto Due – Abdellatif Kechiche (Francia)
Dry Leaf – Alexandre Koberidze (Germania/Georgia)
Desire Lines – Dane Komljen (Serbia/Bosnia ed Erzegovina/Paesi Bassi/Croazia/Germania)
White Snail – Elsa Kremser, Levin Peter (Austria/Germania)
Two Seasons, Two Strangers – Sho Miyake (Giappone)
Sorella di clausura – Ivana Mladenović (Romania/Serbia/Italia/Spagna)
Donkey Days – Rosanne Pel (Paesi Bassi/Germania)
Phantoms of July – Julian Radlmaier (Germania)
Mare’s Nest – Ben Rivers (Regno Unito/Francia/Canada)

Fuori Concorso

Il vangelo di Giuda – Giulio Base (Italia/Polonia)
Nova ’78 – Aaron Brokner, Rodrigo Areias (Regno Unito/Portogallo)
Le Chantier – Jean-Stéphane Bron (Francia/Svizzera)
The Deal [+leggi anche:
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- Jean-Stéphane Bron (Svizzera/Francia/Lussemburgo/Belgio) (serie)
Kerouac’s Road: The Beat of A Nation Ebs Burnough (Regno Unito/Stati Uniti)
Silencio – Eduardo Casanova (Spagna) (serie)
Bobò – Pippo Delbono (Italia)
Legend Of The Happy Worker – Duwayne Dunham (Stati Uniti)
E – Anna Eriksson (Finlandia)
Keep Quiet – Vincent Grashaw (Stati Uniti)
Exile – Mehdi Hmili (Tunisia/Lussemburgo/Francia/Qatar/Arabia Saudita)
Some Notes On The Current Situation – Eran Kolirin (Israele)
Deathstalker – Steven Kostanski (Canada)
I Live Here Now – Julie Pacino (Stati Uniti)

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