Recensione serie: Furia
- L'esplosiva commedia satirica di Félix Sabroso brilla per umorismo nero, con la complicità di alcune divertite attrici che si lasciano andare più che mai

Venerdì 11 luglio, i primi due episodi da 30 minuti di Furia, la nuova serie creata e diretta da Félix Sabroso dopo la sua partecipazione a Mentiras pasajeras [+leggi anche:
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intervista: Esther García
scheda series], debutteranno in tutto il mondo sulla piattaforma HBO Max. I restanti episodi andranno in onda settimanalmente, ogni venerdì, fino al completamento degli otto episodi. Gli spettatori dovranno essere ben carichi e rinvigoriti per affrontarli, perché ciò che vedranno li lascerà a bocca aperta e li farà morire dalle risate.
A dare prova di una furia titanica non sono altro che le attrici Carmen Machi, Candela Peña, Nathalie Poza, Cecilia Roth e Pilar Castro, affiancate, tra gli altri, da Claudia Salas, Ana Torrent, Pedro Casablanc, Alberto San Juan e Pepón Nieto. La trama, con personaggi e storie che si intersecano, presenta Marga (interpretata da Machi), un'artista ricca e snob il cui marito, un dirigente televisivo, ha una relazione con l'assistente. Vera (Pilar Castro), amica di Marga, è una chef nota ai media che subisce gli attacchi di un critico. Nat (Candela Peña) è una commessa di alta moda, la cui clientela include Marga e Vera, che si vede minacciata quando l'azienda assume giovani donne con più follower sui social media. Adela (Nathalie Poza) è disoccupata e sta per essere sfrattata, insieme all'anziana madre, dal suo padrone di casa. E Victoria (Cecilia Roth), la vicina di casa di Adela e Nat, è un'attrice dimenticata del cinema erotico degli anni '70 che riceve un'offerta che potrebbe segnare il suo ritorno. Queste cinque donne si spingono al limite e si vendicano... con risultati imprevedibili.
Con i suoi colori intensi, la serie è imparentata non solo con Donne sull'orlo di una crisi di nervi [+leggi anche:
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scheda film], commedia drammatica di Pedro Almodóvar, ma anche – seppur con un tono più acido – con la serie americana Desperate Housewives e, per la sua natura episodica, esplosiva e rabbiosa, con Storie pazzesche [+leggi anche:
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scheda film], gioiello argentino diretto da Damián Szifrón. Allo stesso modo, nella serie ci sono tracce di Kill Bill di Quentin Tarantino, Carrie di Brian de Palma o Un giorno di ordinaria follia di Joel Schumacher, per citare alcuni esempi di film di vendetta.
Il tutto condito anche dal tocco personale di Sabroso, che vi ha riversato il suo universo particolare: come i personaggi di Los años desnudos, ha trasformato Cecilia Roth in un'attrice del destape, e ripete anche lo stile barocco formale di Perdona bonita, pero Lucas me quería a mí; inoltre, ha puntato ancora una volta su Alberto San Juan, dopo averci lavorato insieme in La isla interior [+leggi anche:
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scheda film], oltre ad altri suoi volti preferiti come Candela Peña, Pepón Nieto o Pilar Castro, che qui compaiono.
Furia è una festa esplosiva, un tripudio di umorismo nero amaro come la bile, in cui le sue protagoniste, stufe degli inganni, dei soprusi e delle frustrazioni di questo mondo svenduto alla menzogna, al cinismo, alla postura e all'ageismo, decidono – come un Charles Bronson in gonnella e follia – di farsi giustizia da sole e di far saltare in aria le loro misere esistenze. Una serie catartica in cui vediamo riflessi quei torbidi desideri che reprimiamo, ma ci divertiamo a contemplare come un manipolo di meravigliose attrici si diverta a eseguirli... in questa divertente e delirante fiction.
Furia è una serie di Producciones Mandarina per HBO Max.
(Tradotto dallo spagnolo)
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