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PRODUZIONE / FINANZIAMENTI Italia / Svizzera

Leonardo di Costanzo presenta Elisa a Venezia

di 

- Il quarto lungometraggio del regista partenopeo, con protagonisti Barbara Ronchi e Roschdy Zem, è selezionato in concorso

Leonardo di Costanzo presenta Elisa a Venezia
Barbara Ronchi e Roschdy Zem in Elisa

Dopo L’intervallo [+leggi anche:
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(selezionato in Orizzonti e premio Fipresci, David di Donatello per il miglior regista esordiente) e Ariaferma [+leggi anche:
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(fuori concorso, due David vinti), Leonardo di Costanzo torna alla Mostra di Venezia, stavolta in concorso, con il suo nuovo film, Elisa. Prodotto da Carlo Cresto-Dina e Manuela Melissano per tempesta con Rai Cinema, e coprodotto da Michela Pini e Amel Soudani per Amka Films Productions (Svizzera), il quarto lungometraggio del regista partenopeo ha come interpreti Barbara Ronchi (David di Donatello per Settembre [+leggi anche:
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, nominata per Rapito [+leggi anche:
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e quest’anno per Familia [+leggi anche:
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), il francese Roschdy Zem (miglior attore a Cannes per Indigènes [+leggi anche:
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, César per Roubaix, una luce [+leggi anche:
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, di recente in 13 jours, 13 nuits [+leggi anche:
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), Diego Ribon (Un mondo fantastico) e Valeria Golino (vincitrice di due Coppe Volpi a Venezia e quattro David, vista di recente in Fuori [+leggi anche:
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).

Firmano la sceneggiatura, insieme a Di Costanzo, Bruno Oliviero e Valia Santella. Elisa è liberamente ispirato agli studi e le conversazioni dei criminologi Adolfo Ceretti e Lorenzo Natali nel saggio Io volevo ucciderla. Elisa, 35 anni, è in carcere da dieci anni, condannata per avere, senza motivi apparenti, ucciso la sorella maggiore e averne bruciato il cadavere. Sostiene di ricordare poco o niente del delitto, come se avesse alzato un velo di silenzio tra sé e il passato. Ma quando decide di incontrare il criminologo Alaoui e partecipare alle sue ricerche, in un dialogo teso e inesorabile i ricordi iniziano a prendere forma, e nel dolore di accettare fino in fondo la sua colpa Elisa intravede, forse, il primo passo di una possibile redenzione.

“Questo film nasce da una riflessione iniziata con Ariaferma e proseguita in direzione più intima e spiazzante: raccontare non il crimine in sé, ma il percorso interiore di chi lo ha compiuto”, dichiara Di Costanzo. “In Elisa ho cercato di restituire la complessità di una figura capace di dolore, freddezza, manipolazione e in fondo anche di una umanissima richiesta di ascolto. Mi auguro che il film sappia porre domande, più che offrire risposte, e che possa generare nel pubblico quello stesso spaesamento etico e affettivo che ha guidato il mio sguardo durante la scrittura e la regia”.

La fotografia di Elisa è di Luca Bigazzi (7 David di Donatello vinti, tra cui quello per La grande bellezza [+leggi anche:
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), al montaggio c’è Carlotta Cristiani (collaboratrice abituale di Silvio Soldini, Laura Bispuri e lo stesso Di Costanzo). Il film è realizzato in coproduzione con RSI Radiotelevisione svizzera, con il contributo del Fondo per lo Sviluppo degli investimenti nel Cinema e nell’Audiovisivo, con il supporto di Ufficio federale della cultura (UFC), con il sostegno di IDM Film Commission Südtirol, sviluppato con il sostegno di Emilia-Romagna Film Commission, con il supporto di Ticino Film Commission.

Le vendite internazionali sono a cura di Rai Cinema International Distribution, e la distribuzione in Italia è affidata a 01 Distribution.

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