email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

VENEZIA 2025 Giornate degli Autori

Il personale è politico alle 22me Giornate degli Autori

di 

- La sezione indipendente e parallela della Mostra di Venezia propone 25 titoli da 20 paesi tra concorso, fuori concorso, eventi speciali e Notti Veneziane

Il personale è politico alle 22me Giornate degli Autori
Memory di Vladlena Sandu

L’urgenza di raccontare il tempo in cui viviamo, la guerra, l’esilio, ma anche l’amore, la famiglia e la memoria individuale che si fa coscienza collettiva: sono alcuni dei temi che percorrono l’interessante selezione 2025 delle Giornate degli Autori, che si preannuncia particolarmente intensa dal punto di vista emotivo, così come è stata composta – e annunciata questa mattina a Roma – dalla direttrice artistica Gaia Furrer. La 22ma edizione della sezione indipendente e parallela della Mostra del cinema di Venezia (27 agosto - 6 settembre) propone 25 titoli in tutto, provenienti da 20 paesi del mondo: 10 in concorso, 1 film di chiusura fuori concorso e 5 eventi speciali, cui si aggiungono i 9 titoli (di produzione maggioritaria italiana) delle Notti Veneziane e due corti del progetto Miu Miu Women’s Tales. “Sono tutti film che dialogano tra di loro, e con noi, per restituirci un’idea del mondo in questo momento storico faticoso”, specifica Furrer, “ma che al di là di una comunanza di temi quasi impressionante, ci hanno colpito per l’eclettismo formale: documentari, film di fiction, film radicali e altri più accessibili al pubblico”.

Mai come quest’anno, nei film selezionati “il personale è politico”. Ad aprire il Concorso è un’opera prima (come tanti altri titoli in selezione), Memory di Vladlena Sandu, un film autobiografico e poetico in cui la regista rievoca gli anni in cui, a 6 anni e dopo il divorzio dei genitori, si trasferì dalla Crimea a Grozny, non sapendo che la guerra avrebbe consumato la sua infanzia. La guerra in Cecenia è lo sfondo anche di Short Summer di Nastia Korkia, protagonista un’altra bambina, di 8 anni, che trascorre l'estate con i nonni nella campagna russa, mentre sullo sfondo la guerra distrugge vite umane. Anoche conquisté Tebas di Gabriel Azorín è un film che gioca con il tempo e lo spazio, è ambientato in un bagno termale romano in cui si incontrano personaggi antichi e moderni, e ha “un linguaggio cinematografico radicale, forse il più radicale del concorso” secondo Furrer. Un altro titolo che gioca con il tempo, e che porta il Kenya per la prima volta alle Giornate, è Memory of Princess Mumbi di Damien Hauser, una favola fantascientifica ambientata nel 2093 in cui un giovane regista si reca in un villaggio remoto per documentare gli effetti di una guerra devastante che ha messo al bando l’intelligenza artificiale.

L’Italia è rappresentata in concorso da Nicolangelo Gelormini e il suo La gioia, con Valeria Golino e Saul Nanni, sul legame proibito che si instaura tra un’insegnante di liceo e uno studente; dalla Grecia arriva Bearcave di Stergios Dinopoulos e Krysianna B. Papadakis, che racconta l’amore tra due ragazze nate e cresciute in un villaggio dominato da tradizioni patriarcali; altra storia d'amore travolgente è A Sad and Beautiful World di Cyril Aris, i cui due protagonisti devono decidere se costruire una famiglia e cercare la felicità in Libano, nonostante le tragedie che devastano il paese. Completano il concorso due titoli iraniani: Past Future Continuous di Morteza Ahmadvand e Firouzeh Khosrovani, e Inside Amir di Amir Azizi; e un film messicano, Vainilla di Mayra Hermosillo.

Tra i 5 eventi speciali (tutti documentari), Laguna di Sharunas Bartas, “un film struggente” che parte dalla perdita della figlia maggiore del regista per meditare sulla vita, la natura e la fede; per la prima volta alle Giornate, Claire Simon con il suo Écrire la vie - Annie Ernaux racontée par des lycéennes et des lycéens, ritratto originale della scrittrice Premio Nobel per la letteratura attraverso l’impatto che i suoi libri hanno sugli studenti francesi; torna invece alle Giornate Gianluca Matarrese con Il quieto vivere, storia di una faida familiare in uno sperduto borgo calabrese, tra documentario, fiction e teatro, dai contorni epici e grotteschi. Infine, Do You Love Me di Lana Daher, una lettera d'amore a Beirut realizzata con materiali d'archivio, e Qui vit encore di Nicolas Wadimoff, che dà voce a nove rifugiati palestinesi che sono riusciti a scappare da Gaza e a sopravvivere al genocidio in atto.

Apre la sezione Notti Veneziane Dom di Massimiliano Battistella, che racconta la storia dei bambini orfani di Sarajevo accolti in Italia nel luglio 1992 per sfuggire alla guerra. Nella stessa sezione si segnalano Toni, mio padre di Anna Negri, Confiteor. Come scoprii che non avrei fatto la rivoluzione di Bonifacio Angius, Amata di Elisa Amoruso e Film di Stato di Roland Sejko.

Le Giornate si chiuderanno all’insegna della leggerezza con il nuovo film, fuori concorso, di Gianni Di Gregorio (vincitore del Leone del futuro per Pranzo di ferragosto [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
nel 2008), il cui titolo è Come ti muovi, sbagli. Il film racconta di un vecchio professore in pensione, incarnato dallo stesso regista, la cui vita monotona viene stravolta dall’arrivo di sua figlia (Greta Scarano) in crisi coniugale.

La selezione:

Concorso

Memory - Vladlena Sandu (Francia/Paesi Bassi) (film di apertura)
Past Future Continuous - Morteza Ahmadvand, Firouzeh Khosrovani (Iran/Norvegia/Italia)
A Sad and Beautiful World - Cyril Aris (Libano/Stati Uniti/Germania/Arabia Saudita/Qatar)
Inside Amir - Amir Azizi (Iran)
Anoche conquisté Tebas - Gabriel Azorín (Spagna/Portogallo)
Bearcave - Stergios Dinopoulos, Krysianna B. Papadakis (Grecia)
La gioia - Nicolangelo Gelormini (Italia)
Memory of Princess Mumbi - Damien Hauser (Kenya/Svizzera)
Vainilla - Mayra Hermosillo (Messico)
Short Summer - Nastia Korkia (Germania/Francia/Serbia)

Fuori concorso

Come ti muovi, sbagli - Gianni Di Gregorio (Italia) (film di chiusura)

Eventi speciali

Laguna - Sharunas Bartas (Lituania/Francia)
Do You Love Me - Lana Daher (Francia/Libano/Germania/Qatar)
Il quieto vivere - Gianluca Matarrese (Italia/Svizzera)
Écrire la vie – Annie Ernaux racontée par des lycéennes et de lycéens - Claire Simon (Francia)
Qui vit encore - Nicolas Wadimoff (Svizzera)

Miu Miu Women’s Tales

#29 Autobiografia di una borsetta - Joanna Hogg (Italia)
#30 Fragments For Venus - Alice Diop (Stati Uniti/Francia)

Notti veneziane

Amata - Elisa Amoruso (Italia)
Confiteor. Come scoprii che non avrei fatto la rivoluzione - Bonifacio Angius (Italia)
Dom - Massimiliano Battistella (Italia/Bosnia-Erzegovina)
Indietro così! - Antonio Morabito (Italia)
Toni, mio padre - Anna Negri (Italia)
Una cosa vicina - Loris G. Nese (Italia)
Film di Stato - Roland Sejko (Italia)
6:06 - Tekla Taidelli (Italia/Portogallo)
Life Beyond the Pine Curtain – L’America degli invisibili - Giovanni Troilo (Italia)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy