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LOCARNO 2025 Piazza Grande

Recensione: The Dead of Winter

di 

- Brian Kirk trasporta il pubblico tra le pianure innevate del Minnesota dove la natura incontaminata nella quale gravitano i personaggi nasconde inaspettati pericoli

Recensione: The Dead of Winter
Emma Thompson in The Dead of Winter

Al contempo accattivante e toccante, l’ultimo lungometraggio del regista nordirlandese Brian Kirk The Dead of Winter, presentato in prima mondiale in Piazza Grande al Locarno Film Festival, è dominato dalla presenza magnetica di Emma Thompson nei panni di un’eroina pronta a tutto pur di portare a termine la sua missione. Ma di quale missione si tratta? Cosa si nasconde dietro a un personaggio in apparenza pacato e inoffensivo che ha trascorso tutta la sua vita circondato dalla natura? The Dead of Winter mantiene il pubblico con il fiato sospeso grazie a una storia dai risvolti inaspettati, tesa e crudele ma anche tenera e intrisa di grande umanità.

Mentre percorre l’innevato e tempestoso Minnesota del Nord per andare a pesca, una donna che scopriremo aver perso da poco il marito con il quale ha passato tutta la vita (interpretata da una toccante Emma Thompson) si imbatte per caso in un’adolescente rapita (Laurel Marsden). Con un telefono fuori uso e sperduta in mezzo alla foresta, la protagonista di The Dead of Winter capisce di essere l’unica speranza della ragazza, una tenue luce alla fine di un tunnel che sembra inghiottirla. Tenuta prigioniera in una capanna di legno da una misteriosa coppia che trama un altrettanto misterioso piano machiavellico che implica un raccapricciante trapianto d’organi, l’adolescente non può che affidarsi alla sua salvatrice. Decisa a liberarla e pronta a tutto per farlo, la nostra eroina non indietreggia di fronte a nulla, come se non avesse più niente da perdere.

Quello che sorprende del personaggio interpretato da Emma Thompson è che, malgrado riesca a tenere testa ai suoi aggressori e trovi sempre il modo per uscire da situazioni che sembrano disperate, si tratta di una donna tutto sommato “normale”, una donna che ha passato la sua vita in mezzo alla natura in compagnia dell’amato compagno. Non si tratta di una super eroina dotata di super poteri ma di una donna comune che si trasforma per necessità in guerriera pronta a tutto pur di salvare una giovane vita. Scopriremo, attraverso dei fugaci flash back, che la sua vita è stata appagante e felice, una vita in apparenza semplice ma ricca di sentimenti profondi. Sebbene traumatizzata dalla recente perdita del marito, il ritrovamento della ragazza sembra ridarle forza come se la sua vita avesse di nuovo un obiettivo e il suo cuore ricominciasse a battere.

The Dead of Winter è un thriller implacabile che lascia il pubblico con il fiato sospeso ma anche una storia di resilienza, un ritratto al contempo profondo e toccante di una donna che vive la propria vita seguendo le proprie regole. Agguerrita e decisa a dire addio al suo compagno nel luogo del loro primo appuntamento, la protagonista di The Dead of Winter trasforma il suo corpo in corazza, in strumento grazie al quale imporre la propria narrazione, la propria personale filosofia di vita. La fotografia maestosa dominata dal bianco accecante della neve (di Christopher Ross) e la misteriosa e poetica colonna sonora composta da Volker Bertelmann, trasformano The Dead of Winter in un’ode non soltanto alla resilienza ma anche alla natura, una natura in apparenza incontaminata che, come la natura umana, è però ben più complessa di quello che sembra.

The Dead of Winter è prodotto da Stampede Ventures (Stati Uniti) e augenschein Filmproduktion in coproduzione con Leonine Studios e ZDF. Le vendite all’internazionale sono affidate a north.five.six (Stati Uniti).

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