Recensione: Stars of Little Importance
di Olivia Popp
- Renátó Olasz debutta alla regia con questo film che racconta la storia di due fratelli che tornano a casa per Natale e dei ricordi che questo ritorno suscita

I luoghi, a volte, custodiscono i ricordi più potenti. Stars of Little Importance [+leggi anche:
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scheda film], il debutto alla regia dell’attore ungherese Renátó Olasz, si apre con una nota secondo cui la maggior parte dei momenti fondamentali del nostro protagonista è avvenuta in un piccolo pub anonimo: è lì che è stato concepito, ed è lì che lui e i suoi amici si sono innamorati per la prima volta. Il film ha avuto la sua prima mondiale nel concorso principale lungometraggi di Sarajevo in rappresentanza dell'Ungheria, con Béla Tarr come produttore esecutivo. Con una sceneggiatura firmata da Olasz e Anna Hámor, Stars of Little Importance ci trasporta nelle vite di un fratello e una sorella adulti, Milán (lo stesso Olasz) e Bianka (Andrea Waskovics), che tornano a casa, nella campagna ungherese, per Natale.
In questo esordio alla regia, Olasz trova la sua cifra estetica. Girato in bianco e nero (fotografia di Csaba Bántó), Olasz privilegia il rallenty e lunghe inquadrature sinuose che si snodano con attenzione attraverso ogni spazio, quasi come se la macchina da presa fosse un personaggio a sé stante che osserva semplicemente gli eventi. È sul piano narrativo che il film perde gran parte della sua messa a fuoco: la scelta di suddividere l'opera in tre capitoli appare superflua dato il breve minutaggio, così come la nostra attenzione si disperde tra molti incontri diversi, impedendoci di legarci davvero a un personaggio specifico; l'ultimo capitolo, in particolare, sembra scollegato dalle interazioni precedenti. La ricomparsa simbolica di un cavallo bianco che vaga per la città stimola l'immaginazione, ma per il resto sembra un ripensamento in questo film prevalentemente realista.
Pur faticando a tratti a mantenerci coinvolti in questo ensemble, il regista resta iperconcentrato nel coltivare un’atmosfera cinematografica che ci immerge in questo preciso momento della vita dei due fratelli. Olasz spinge i suoi personaggi – e, per estensione, noi – a riconnettersi, emotivamente e fisicamente, con i vecchi amici in modo fuggevole. Per tutta la durata, Milán e Bianka sembrano sospesi nel tempo, capaci di sfiorare il passato attraverso gli incontri con gli amici rimasti “indietro”: una sensazione di ritorno a casa che, per molti, è al tempo stesso riconoscibile e infinitamente agrodolce.
Stars of Little Importance è una produzione ungherese di Kino Alfa. I diritti di vendita mondiali sono ancora disponibili.
(Tradotto dall'inglese)
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