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VENEZIA 2025 Orizzonti

Recensione: Teresa - La madre degli ultimi

di 

- VENEZIA 2025: Teona Strugar Mitevska ci porta per qualche giorno nella mente di Madre Teresa, mentre dissipa gli ultimi dubbi che le impediscono di realizzare la sua più sfrenata ambizione

Recensione: Teresa - La madre degli ultimi
Noomi Rapace in Teresa - La madre degli ultimi

Alla Mostra di Venezia, la sezione Orizzonti ha preso la coraggiosa decisione di aprire con un anti-biopic, scegliendo il nuovo lavoro della regista belga-macedone Teona Strugar Mitevska, Teresa - La madre degli ultimi [+leggi anche:
trailer
intervista: Teona Strugar Mitevska
scheda film
]
, dedicato alla suora di origine macedone Madre Teresa, canonizzata nel 2003. Fin dall’inizio, si possono dimenticare tutti gli attributi solitamente associati a questa figura santa. Teresa è prima di tutto una donna: coraggiosa, determinata, a tratti chiusa di mente, affettuosa, severa, vivace e sempre più attenta alle proprie ambizioni che alla fede. Non sorprende vedere la regista, che potremmo tranquillamente classificare tra le più ferventi iconoclaste, sconvolgere l’immagine idealizzata di questa “stella del Cristianesimo” per trasformarla in un’icona punk – non moderna, ma piuttosto eterna nel suo potere e nella sua determinazione.

Seguiamo Teresa un giorno del 1948, a Calcutta, in India, mentre è in preda all’ansia in attesa di notizie dal Vaticano: aspetta il permesso di lasciare le Suore di Loreto per fondare un proprio ordine, destinato a diventare le Missionarie della carità. In questa settimana cruciale, Teresa diventa irreversibilmente se stessa e getta le basi della sua devozione, fatta di amore per il prossimo, povertà e incrollabile fede nell’uguaglianza tra gli esseri umani. Per farlo, però, dovrà affrontare una prova finale: la fedele sorella Agnieszka, in cui Teresa vedeva una possibile successore alla guida della congregazione, è incinta. Nonostante il desiderio di liberarsi di questo ostacolo, Teresa si oppone fermamente a qualsiasi aborto, anche a costo di frenare le proprie ambizioni e di rinunciare al desiderio di aiutare il prossimo.

Abbiamo già detto che Mother non è un biopic. Sebbene la reazione di Teresa all’aborto rifletta l’epoca in cui ha vissuto, il periodo storico non è il vero focus del film: anzi, l’epoca viene praticamente ignorata, con la regista che arriva persino a sfumare i punti di riferimento temporali. L’attenzione principale è rivolta a Teresa, alla forza del suo carattere e alla sua lotta personale per trovare i mezzi di superare le avversità, sia interiori che esteriori. In questo senso, il ritratto assume le sembianze di un flusso di coscienza letterario: osserviamo attraverso una sorta di “camera sulla spalla”, che ci porta il più vicino possibile ai suoi dubbi e alle sue esitazioni, permettendoci di comprendere anche le sue convinzioni e ciò a cui rinuncia. Sullo schermo, la vediamo contemporaneamente in volto e nello spazio che la circonda con le altre suore, dentro e intorno al convento, o mentre riordina quasi ossessivamente i mobili della sua stanza, a cui si rifiuta di affezionarsi, rinunciando a qualsiasi idea di proprietà. Interpretata con un fervore quasi mistico da Noomi Rapace, Teresa emerge come una figura di straordinaria complessità, animata da una passione intensa e da una missione più terrena che divina, alle prese con le proprie fragilità. È un’eroina che si sacrifica – rinunciando, tra le altre cose, alla maternità – ma per lei il sacrificio non è inevitabile: è una scelta pienamente consapevole.

Teresa - La madre degli ultimi é una produzione di Entre Chien et Loup (Belgio), Sisters and Brother Mitevski (Macedonia del Nord), Rainy Days Productions (Svezia), Frau Film (Danimarca), SCCA/pro.ba (Bosnia ed Erzegovina) e Raging Films (India). Le sue vendite internazionali sono gestite da Kinology.

(Tradotto dal francese)


Photogallery 27/08/2025: Venice 2025 - Mother

22 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.

Teona Strugar Mitevska, Noomi Rapace, Sylvia Hoeks, Nikola Ristanovski
© 2025 Fabrizio de Gennaro for Cineuropa - fadege.it, @fadege.it

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