email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

VENEZIA 2025 Settimana Internazionale della Critica

Recensione: Ish

di 

- VENEZIA 2025: L'astuto dramma realista di Imran Perretta mostra la vita dei musulmani britannici, su cui aleggia l'ombra del sospetto e della sorveglianza della polizia

Recensione: Ish
Farhan Hasnat in Ish

Ish [+leggi anche:
intervista: Imran Perretta
scheda film
]
è una contrazione del nome del protagonista, Ismael, ma evoca anche il suffisso inglese “-ish” che, aggiunto a un aggettivo, gli conferisce un valore approssimativo. Ish (Farhan Hasnat, attore locale), un giovane musulmano britannico-asiatico alle soglie dell'adolescenza, è bloccato tra due mondi dal punto di vista sociale ed emotivo, in lutto per la recente morte della madre e alla ricerca di un rapporto quasi fraterno con il suo nuovo amico Maram (Yahya Kitana). Ma siamo a Luton, un sobborgo di Londra notoriamente preso di mira dalla polizia antiterrorismo, e anche questi due ragazzi innocenti e il loro gruppo di amici si ritrovano vittime della profilazione sociale razzista che prevale lì. Questo primo lungometraggio di Imran Perretta, che si è già fatto un nome nel campo dell'arte audiovisiva, è in concorso alla Settimana Internazionale della Critica di Venezia.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Si potrebbe descrivere Ish come un dramma di formazione piuttosto standard, in cui le lezioni apprese dai legami sociali e dai conflitti familiari sono abbastanza dolorose, fino a che la polizia sotto copertura non arriva a stravolgere tutto. Oppure, è possibile che Perretta e il pluripremiato drammaturgo politico Enda Walsh, co-sceneggiatore del film, stiano cercando di dimostrare che la sopravvivenza è semplicemente impossibile per i giovani provenienti da questo ambiente razziale e sociale post-11 settembre: da quel tragico evento, la vita dei musulmani nel Regno Unito è stata oggetto di costante sospetto.

La storia inizia in modo innocente: Ish e Maram coltivano la loro amicizia costruendo un fortino nella foresta del Bedfordshire che confina con la città. La fotografia di Jermaine Canute Edwards è immediatamente accattivante, con il suo bianco e nero digitale sapientemente ammorbidito e patinato in post-produzione, e con la sua vigorosa macchina da presa a mano che enfatizza inquadrature dal basso che fanno apparire i ragazzi stranamente giganteschi sullo sfondo sbiadito dei quartieri popolari che li circondano. L’instabilità e la tenerezza create raggiungono il culmine quando Maram, di origini palestinesi, esprime la sua antipatia nei confronti della polizia, paragonandola all'IDF (i notiziari sulla guerra di Gaza inondano occasionalmente il mix audio) e armandosi di un coltello a serramanico.

L'incidente al centro del film, preannunciato da rapidi flashback di filmati di sorveglianza che osservano minacciosamente gli eventi, si verifica quando un furgone di poliziotti in borghese intrappola i ragazzi in una normale strada residenziale. Maram viene caricato sul veicolo pesantemente blindato, presumibilmente per interrogarlo e perquisirlo, mentre Ish fugge prima che la polizia possa catturarlo, scegliendo di proteggersi ma rischiando anche di far sentire tradito il suo sfortunato amico.

Da lì, la tensione si allenta. Ish torna a casa, ascolta i consigli della nonna Nanu (Sudha Bhuchar), con la quale fa il toccante tentativo di conversare (goffamente) nella sua lingua madre. Maram, nel frattempo, si unisce a un gruppo di ragazzi più grandi che si comportano come dei duri e a una piccola gang, ma la cui inclinazione al crimine si riduce al furto di petardi e alla loro esplosione nella foresta di cui sopra.

L'atmosfera generale creata da Perretta è uno dei punti di forza di Ish, poiché eleva il film al di sopra del tipico esempio di realismo sociale britannico e ci immerge nella complessa situazione dei personaggi in modo empirico. Purtroppo, sebbene l'approccio sia di forte impatto, in termini di contenuto drammaturgico si colloca più al livello di un racconto o di un mediometraggio (senza tuttavia arrivare a un semplice cortometraggio), e anche la caratterizzazione dei personaggi appare debole, soprattutto se confrontata con le interpretazioni impegnate degli attori principali.

Ish è una produzione britannico-statunitense guidata da Primal Pictures, Good Chaos e Home Team, insieme con BBC Film, BFI, Calculus Media e Out of Order Studios. Le vendite internazionali sono gestite da Global Constellation.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dall'inglese)


Photogallery 30/08/2025: Venice 2025 - Ish

7 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.

Imran Perretta
© 2025 Isabeau de Gennaro for Cineuropa @iisadege

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy