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VENEZIA 2025 Concorso

Recensione: No Other Choice

di 

- VENEZIA 2025: Park Chan-wook fonde commedia macabra e critica capitalista nel suo adattamento del romanzo di Donald E. Westlake The Ax

Recensione: No Other Choice
Lee Byung-hun in No Other Choice

Presentato in concorso alla Mostra di Venezia, No Other Choice [+leggi anche:
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di Park Chan-wook arriva con un set di ingredienti già familiari: violenza grottesca, humor nero e una critica sociale che appare al contempo evidente e necessaria. Ne emerge una commedia-thriller cruenta ma spesso esilarante, che interroga il capitalismo, lo status sociale, la cultura aziendale e la logica spietata dell’economia di mercato, mostrando ancora una volta la straordinaria padronanza del tono e dello stile da parte del regista coreano.

Al centro di questa trasposizione del romanzo di Donald E. Westlake del 1997 The Ax (già adattato da Costa-Gavras nel film Le couperet [+leggi anche:
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) c’è Man-su (Lee Byung-hun, recentemente visto nei panni del Front Man nel successo Netflix Squid Game), veterano esperto nella produzione di carta, che vive serenamente con la moglie Miri (Son Ye-jin), i figli e due cani. Una mattina, questo equilibrio viene bruscamente spezzato quando il suo datore di lavoro lo licenzia senza mezzi termini: “Ci dispiace. Non abbiamo altra scelta.” Queste parole diventano un ritornello amaro per il film, un mantra che mette in luce l’ipocrisia delle decisioni aziendali apparentemente razionali. Park conduce Man-su in una spirale discendente tra colloqui falliti e frustrazioni crescenti, mentre la sua dignità viene erosa pezzo dopo pezzo, fino a trasformarlo, nella disperazione, in qualcuno di molto più pericoloso.

La maschera di Man-su sostiene l’intero film. Talvolta ricorda gli eroi tragicomici del cinema italiano: c’è qualcosa di kafkiano nel suo uomo qualunque, e allo stesso tempo un’eco di Walter White di Breaking Bad nella sua postura e nelle sue espressioni. Così, l’interpretazione di Lee coglie sia l’assurdità sia la pericolosità di un uomo comune che diventa malvagio. La sua lenta discesa in intrighi spietati, che culmina in un piano per “creare” un’opportunità nella prestigiosa fabbrica Moon Paper, incarna le contraddizioni di una società che allo stesso tempo idolatra la stabilità e prospera sulla sua distruzione.

Park lo circonda di un cast di supporto solido e convincente. Son Ye-jin brilla nel ruolo di Miri, il contrappeso pacato e razionale al progressivo disfacimento del marito. La sua presenza mantiene il film ancorato sul piano emotivo, anche quando Man-su sprofonda sempre più in situazioni grottesche. Insieme, i due tracciano il ritratto di un mondo in cui lavoro, famiglia e riconoscimento sociale si fondono in un unico mostro opprimente.

I crediti tecnici sono impeccabili. Particolarmente notevole è la colonna sonora di Cho Young-wuk, collaboratore di lunga data di Park. In una delle sequenze più memorabili del film, la musica raggiunge un’intensità così travolgente che lo spettatore è costretto a seguire i sottotitoli per comprendere i dialoghi, concentrando tutta l’attenzione sui volti deformati da un patetismo grottesco.

Detto questo, i 139 minuti di durata non sono del tutto giustificati, e la prima metà del film a volte vacilla sotto il peso di umiliazioni ripetitive e di un avvio lento. Tuttavia, una volta che la narrazione trova il suo ritmo, la storia si arricchisce di colpi di scena e variazioni di tono. Park mescola slapstick, nerdismo, cultura dell’aiutarsi da solo, abbuffate alcoliche, horror, satira e stilemi del thriller con la sicurezza di un regista che eccelle nelle contaminazioni.

In definitiva, No Other Choice potrebbe non raggiungere le feroci vette della Vengeance Trilogy di Park, ma resta un capitolo solido nella sua filmografia. La critica al capitalismo e all’ossessione per il mantenimento dello status sociale non è affatto sottile, eppure viene trattata con una precisione tale da dare ai cliché una nuova freschezza. L’umorismo è tagliente, la violenza raccapricciante e l’esperienza complessiva al tempo stesso sconcertante e appagante.

No Other Choice è stato prodotto dalla coreana Moho Film insieme alla francese KG Productions. CJ ENM ne gestisce i diritti internazionali.

(Tradotto dall'inglese)


Photogallery 29/08/2025: Venice 2025 - No Other Choice

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Park Chan-wook, Lee Byung-hun, Son Ye-jin, Park Hee-soon, Lee Sung-min, Yeom Hye-ran
© 2025 Fabrizio de Gennaro for Cineuropa - fadege.it, @fadege.it

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