VENEZIA 2025 Giornate degli Autori
Recensione: A Sad and Beautiful World
- VENEZIA 2025: Nel suo primo lungometraggio di finzione, Cyril Aris ci racconta una storia d’amore che avanza in parallelo con le gioie e i profondi dolori di un Libano in perenne mutazione

Presentato alle Giornate degli Autori della Mostra di Venezia, A Sad and Beautiful World del regista e sceneggiatore libanese Cyril Aris è un’ode al suo paese natale che continua a segnare profondamente la sua produzione cinematografica. Dopo due primi acclamati documentari presentati a Karlovy Vary (The Swing e Dancing on the Edge of a Volcano [+leggi anche:
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intervista: Cyril Aris
scheda film], menzione speciale della giuria dopo la sua selezione in concorso), Cyril Aris opta questa volta per la finzione e regala al pubblico un film pieno di speranza che esalta la forza dei legami umani e la capacità di trovare, insieme, la forza per continuare a sognare.
A Sad and Beautiful World racconta la storia d’amore che dura da più di trent’anni fra Nino (Hasan Akil) e Yasmina (interpretata intensamente dall’attrice, sceneggiatrice e regista Mounia Akl, con la quale Aris ha già collaborato in quanto montatore per il suo film Costa Brava, Lebanon [+leggi anche:
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scheda film]). Parallelamente alla loro storia, al legame magnetico che li unisce malgrado tutto, il film mette in scena l’instabilità di un paese, il Libano, costantemente in bilico fra speranza e momenti di pura disperazione in cui tutto sembra, ancora una volta, precipitare nel caos e nell’incertezza. In questo contesto, anche le relazioni più solide rischiano inevitabilmente di frantumarsi, eppure, malgrado le ombre che minacciano il loro futuro, quello fra Yasmina e Nino è un rapporto che riesce a durare. Il loro segreto? Forse la capacità a ridere della vita, a trovare un raggio di sole anche nei momenti più duri, a sognare anche se il futuro si presenta come minaccioso. Fra disperazione e speranza folle, i due protagonisti del film si aggrappano all’amore e al rispetto che li unisce anche se, nel profondo, sono molto diversi: pragmatica e risoluta lei, estroverso e imprevedibile lui. Quello che il film mette in scena è il dilemma che aleggia su di loro come una nebbia leggera ma tenace: è ancora possibile immaginare un futuro in Libano? E se l’emigrazione fosse la sola soluzione possibile per offrire alla loro figlia una vita diversa dalla loro? Di fronte alla possibilità per Yasmina di essere trasferita per lavoro a Dubai la coppia è allora messa alle strette.
Il film esplora con delicatezza il potere dei legami umani, A Sad and Beautiful World mostra non solo il potere dell’amore e dei legami umani ma anche il potere salvifico dell’umorismo, che percorre tutto il film. Ridere, amare, piangere, di gioia come di dolore, è tutto ciò che resta ai personaggi del film per continuare a sperare in un Libano infine libero d’esistere.
Sebbene raccontare una storia d’amore, che per di più si protrae per più di tre decenni, sia indubbiamente rischioso, le personalità dei due protagonisti, complesse e lontane dai luoghi comuni, permettono al regista di evitare la trappola del sentimentalismo. Arricchito con immagini d’archivio e una colonna sonora presente ma estremamente ben pensata di Anthony Sahyoun, il film accompagna il pubblico fra realtà e finzione, speranza e disperazione, bisogno di scappare e paura di andarsene, sensazioni contraddittorie che si riflettono l’identità di un paese in continua trasformazione.
A Sad and Beautiful World è prodotto da Abbout Production (Libano), Diversity Hire (Stati Uniti) e Reynard Films (Germania). Paradise City Sales si occupa delle vendite all’internazionale.
Photogallery 31/08/2025: Venice 2025 - A Sad and Beautiful World
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© 2025 Isabeau de Gennaro for Cineuropa @iisadege
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