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VENEZIA 2025 Venezia Spotlight

Recensione: Calle Málaga

di 

- VENEZIA 2025: Maryam Touzani propone una nuova storia marocchina piena di vita e amore, e ci esorta a riflettere profondamente sulle divisioni generazionali

Recensione: Calle Málaga
Carmen Maura in Calle Málaga

Nella via omonima del nuovo film di Maryam Touzani, Calle Málaga [+leggi anche:
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, vive Maria Angeles, settantenne interpretata dall’iconica attrice spagnola Carmen Maura, nella sua amata casa nel quartiere storico spagnolo di Tangeri. Dopo Adam [+leggi anche:
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, la regista marocchina Touzani ci porta nella sua città natale e nei luoghi in cui è cresciuta sua nonna, affrontando una storia diasporica intensa e dedicata al concetto di luogo, in cui il luogo stesso plasma fortemente l’identità e quest’ultima viene a sua volta modellata dalla comunità, senza essere essenzializzata. Scritto da Touzani insieme al suo compagno Nabil Ayouch (Everybody Loves Touda [+leggi anche:
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, diretto da Ayouch e co-scritto da entrambi), Calle Málaga ha debuttato in anteprima mondiale nella sezione Venezia Spotlight del Mostra di Venezia 2025. Il film avrà inoltre la sua anteprima nordamericana al Festival di Toronto, nella sezione Special Presentations.

Il nuovo lavoro di Touzani vede Clara (Marta Etura), figlia di Maria Angeles e residente a Madrid, da poco separata e alle prese con difficoltà economiche, intenzionata a vendere la casa della madre a Tangeri, ma contrariamente ai suoi piani, Clara rifiuta di lasciare la sua amata città e trasferirsi a Madrid: fa ritorno di nascosto nella propria casa e si propone di riacquistare, uno per uno e a qualunque costo, tutti gli oggetti che erano stati rapidamente messi in pegno. In questo percorso entra in contatto con l’antiquario Abslam (Ahmed Boulane), con cui instaura una relazione affettuosa dopo un inizio turbolento.

Con un tocco di leggera comicità, Touzani costruisce il film sulle dinamiche della comunità: le chiacchiere amichevoli di Maria Angeles con i giovani e i venditori di Tangeri, il rapporto complicato con Clara, il rinnovarsi della sua storia con Abslam e il legame speciale con Suor Josefa (María Alfonsa Rosso), suora di clausura e amica d’infanzia con cui ha lunghe conversazioni. Pur seguendo a tratti una trama prevedibile, il film trasmette complessivamente la sensazione di un abbraccio caloroso, mostrando i diversi volti di Tangeri. Con la fotografia di Virginie Surdej, Touzani tinge la città di arancione e rosa, dalle facciate caratteristiche alla familiarità dell’appartamento di Maria Angeles. La regista dedica inoltre tempo a raccontare lo sbocciare della relazione tra Maria Angeles e Abslam, soffermandosi con delicatezza sulla loro bellissima intimità sessuale, spesso non mostrata sullo schermo.

Al centro della storia ci sono diversi inviti all’azione intrecciati tra loro – mai imperativi, ma semplici punti di contatto che lo spettatore può riportare alla propria vita e su cui riflettere. Ad esempio, il rapporto tra Maria Angeles e Clara ci porta a meditare sulle divisioni generazionali e su cosa significhi prendere davvero in considerazione i desideri e i bisogni dei nostri anziani, pur comprendendo che il legame di qualcuno con un luogo può non essere lo stesso che abbiamo noi. Se vi siete mai chiesti perché i vostri genitori o nonni accettino di lasciare la casa di famiglia, Calle Málaga vi accompagna con dolcezza e vi spiega il motivo.

Calle Málaga è una produzione della francese Les Films du Nouveau Monde, della marocchina Ali n' Productions, della spagnola Mod Producciones, della tedesca One Two Films e della belga Velvet Films. Le vendite internazionali sono gestite da Films Boutique.

(Tradotto dall'inglese)

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