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VENEZIA 2025 Orizzonti

Venezia presenta i suoi cortometraggi

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- VENEZIA 2025: Diamo un'occhiata ad alcuni cortometraggi europei che mostrano come le persone cerchino di vivere la propria vita mentre il mondo è colpito da terribili sismi

Venezia presenta i suoi cortometraggi
Unavailable di Kyrylo Zemlyanyi

Se i cortometraggi restano un canale vitale per affrontare i temi più pressanti dell’attualità – grazie ai tempi di realizzazione relativamente brevi rispetto ai lungometraggi, possono spesso catturare lo spirito del tempo con maggiore immediatezza – sanno anche concentrarsi sul personale. Molti dei corti europei in concorso quest’anno nella sezione Orizzonti di Venezia hanno mostrato come le persone cerchino di vivere la quotidianità mentre, tutt’attorno, il mondo trema.

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Unavailable di Kyrylo Zemlyanyi (Ucraina) segue Serhii che, dopo i primi mesi di guerra, lavora in un magazzino umanitario nell'Ucraina occidentale. Il giorno in cui sua madre fugge da una zona occupata dagli invasori russi, la connessione telefonica viene interrotta. Con le cattive notizie che arrivano dalla regione, Serhii si chiede se sua madre ne sia uscita viva. Si tratta di un'opera potente, che affronta l'incertezza e lo shock che molti ucraini vivono quotidianamente, con l'informazione che è diventata un bene scarso come il cibo. Ma il film illustra anche come le persone che si adattano alla guerra diventino uno scenario quotidiano, uno stato che è allo stesso tempo eroico e tragico.

Rivolge lo sguardo a un conflitto passato The Lifeline di Hugo Becker (Francia). Il film, ambientato durante la Prima Guerra Mondiale, è incentrato su un camion che trasporta la posta e che contiene un uomo morto e un altro uomo e una donna che giurano di essere in missione postale. Man mano che si indaga sulla veridicità delle loro affermazioni, la realtà che si cela dietro la loro situazione diventa evidente. Si tratta di un dramma con alti valori di produzione - è girato in modo impressionante in bianco e nero - e una recitazione potente che funziona sia come thriller intricato che come visione personale degli orrori della guerra.

Situazione analoga per Coyotes di Said Zagha (Palestina/Francia/Giordania/Regno Unito), in cui una chirurga palestinese guida verso casa dopo un lungo turno di notte. Ben presto, una deviazione cambierà per sempre la sua vita. Inizialmente si tratta di un elegante thriller di tipo noir, girato con eleganza di notte, che si muove con energia e suspense. Ma oltre alla vicenda centrale, è anche una riflessione su ciò che accade quando le persone sono spinte al limite: un’opera tesa e tempestiva.

Più pacata è la proposta svedese Without Kelly di Lovisa Sirén, in cui la giovane madre Esther si trova di fronte alla prospettiva di lasciare la sua bambina con il padre. Separata dalla figlia per la prima volta, la nostra protagonista cerca di trovare il modo di controllare il suo senso di vuoto. È un lavoro intelligente e sottile che gioca con i cliché di genere per indagare la forza dell’amore tra madre e figlia e le distanze che si è disposti a percorrere pur di preservare un legame.

Altri titoli europei in concorso tra i corti a Venezia includono I Hear It Still di Constance Bonnot (Francia), intenso racconto di una giovane ragazza che deve affrontare la malattia del padre; Kushta Mayn, My Constantinople di Nicolò Folin (Italia), in cui due adolescenti ebrei inseparabili fuggono dai massacri dell'Europa centrale per raggiungere Venezia nel 1563; e A Soil A Culture A River A People di Viv Li (Germania/Belgio/Cina), un film ambientato in un futuro distopico in cui le frontiere tra i Paesi vengono chiuse a tempo indeterminato e una replica di Hannover diventa l'unico modo per sperimentare la cultura occidentale.

L'elenco completo dei film in lizza per il Premio Orrizonti per il miglior cortometraggio è il seguente:

Norheimsund - Ana Alpizar (Cuba/Stati Uniti)
Merrimundi - Niles Atallah (Cile)
The Lifeline - Hugo Becker (Francia)
IHear It Still - Constance Bonnot (Francia)
Kushta Mayn, My Constantinople - Nicolò Folin (Italia)
Praying Mantis - Joe Hsieh, Yonfan (Taiwan/Hong Kong)
ASoil A Culture A River A People - Viv Li (Germania/Belgio/Cina)
The Origin of the World - Jazmin Lopez (Argentina)
The Curfew - Shehrezad Maher (Stati Uniti)
Lion Rock - Nick Mayow, Prisca Bouchet (Nuova Zelanda)
Saint Simeon - Olubunmi Ogunsola (Nigeria)
Without KellyLovisa Sirén (Svezia)
Coyotes - Said Zagha (Palestina/Francia/Giordania/Regno Unito)
Unavailable - Kyrylo Zemlyanyi (Ucraina)

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(Tradotto dall'inglese)

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