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BOX OFFICE Italia

Un 2003 stabile

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Aumentano gli schermi, ma non gli spettatori: è tutto sommato un 2003 stabile quello del box office italiano. Tra gennaio e novembre 2003, gli spettatori che hanno frequentato le sale cinematografiche del campione Cinetel, sono stati 74.376.190, praticamente gli stessi (- 0,10%) del medesimo periodo del 2002, mentre gli schermi sono diventati 2.496 e cioè il 9 per cento in più rispetto al 2002.

Nel commentare questi dati, resi noti ieri alle Giornate Professionali di Cinema di Sorrento, i presidenti delle associazioni degli esercenti, Walter Vacchino (Anec) e Carlo Bernaschi (Anem) e dei distributori, Richard Borg (Unidim), hanno fatto rilevare come la stabilità del mercato italiano, dovuta anche alla scarsità di film di grande incasso, sia da considerare un valore positivo, soprattutto se paragonato all'estero. Nei grandi paesi europei, infatti, i biglietti venduti nei primi 8/10 mesi dell'anno oscillano tra il -3,6% della Spagna e il - 14% della Germania, passando per i dati egualmente negativi di Inghilterra (-10%) e Francia (-8,6%) .

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Ma la media di spettatori a schermo è bruscamente calata (-8,30%). Il risultato complessivo di questa situazione è che il mercato italiano non riesce a superare l'ostacolo dei 110 milioni di spettatori annui, rimanendo all'ultimo posto tra i grandi paesi europei. Altre preoccupazioni denunciate dall'industria cinematografica riguardano la crisi economica, la salvaguardia delle strutture in forte sofferenza e la dilagante pirateria audiovisiva.

Segnali positivi, invece, vengono dal cinema italiano che a fine novembre ha già raggiunto una quota di mercato superiore al 19 per cento e che si avvia a eguagliare la buona performance dello scorso anno quando, con l'eccellente risultato di Pinocchio, raggiunse a fine dicembre il 22 per cento.

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(Tradotto dall'inglese)

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