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SAN SEBASTIAN 2025 New Directors

Recensione: Aro berria

di 

- Irati Gorostidi conduce un’indagine affascinante e provocante sul movimento alternativo emerso negli anni '70 nel contesto delle lotte operaie ai Paesi Baschi

Recensione: Aro berria

Aro berria (qualcosa come "nuova era" in castigliano), il lungometraggio d'esordio di Irati Gorostidi, presentato nella sezione New Directors del 73mo Festival di San Sebastian, è un sequel, o forse un'estensione, del cortometraggio Contadores (presentato in anteprima mondiale alla Semaine de la Critique di Cannes). Il cortometraggio era una ricostruzione dettagliata e molto interessante delle assemblee dei lavoratori nella fabbrica di contatori dell'acqua di San Sebastian. Durante queste assemblee, si discuteva la strategia per negoziare il contratto collettivo che avrebbe regolato le loro condizioni di lavoro. Il film approfondisce questo momento storico trascendentale per la classe operaia di Gipuzkoa e racconta cosa accadde quando giunse al termine.

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Gorostidi si concentra su un gruppo specifico di lavoratori, quelli più ambiziosi nell'utilizzare le nuove condizioni di lavoro come strumento per trasformare radicalmente la società dalle fondamenta. Quando settimane di scioperi e proteste culminano nella firma di un accordo che ritengono insoddisfacente, alcuni di loro decidono di lasciare il lavoro e di trasferirsi in montagna. Lì fonderanno una comunità che servirà da base per la costruzione di una società più giusta, libera ed egualitaria. La narrazione del film è in gran parte una ricostruzione storica. La regista ha condotto per anni ricerche su questo argomento, che è stato al centro di diversi suoi lavori precedenti. Inoltre, il suo interesse per la questione deriva dal fatto che i suoi genitori facevano parte di una comunità alternativa poco prima della sua nascita.

La padronanza del soggetto da parte di Gorostidi è completata dall'abilità e dal rischio con cui costruisce il dispositivo cinematografico con cui racconta la storia. Avvalendosi di un magnifico cast di attori e attrici composto da volti poco noti e affidandosi a una scenografia e a costumi che ricreano fedelmente le ambientazioni dell'epoca, Aro Berria riesce a trasportarci in un tempo e in un luogo affascinanti. Il viaggio ci porta a porci molte domande che risuonano con forza nel mondo di oggi. La precarietà del lavoro e gli abusi della classe operaia sono ancora molto presenti. L'esplorazione spirituale che segue percorsi alternativi alla tradizione occidentale, così come modelli di convivenza che sfidano la struttura della famiglia convenzionale, sono realtà sempre più presenti e diffuse. Forse il momento esplorato da Aro berria è stato una sorta di esperienza seminale che germoglia ancora oggi. In ogni caso, l'esercizio di guardare indietro ed esplorare le motivazioni di quel gruppo di uomini e donne è di grande interesse.

In questa ricostruzione di una realtà così stimolante e curiosamente poco conosciuta, il modo in cui sono state rese le dinamiche della trance emotiva, psicologica e sessuale in cui sono immersi i protagonisti è particolarmente sorprendente. La dedizione e il coraggio dell'intero cast sono ammirevoli, e l'onestà e l'eleganza con cui Gorostidi, supportata dalla fotografia di Ion de Sosa, ritrae questi momenti indescrivibili e affascinanti meritano un applauso.

Aro berria è una produzione di Apellániz y Sosa e Sr. y Sra. Producciones.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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