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AMBURGO 2025

Recensione: Easy Girl

di 

- Il film drammatico di Hille Norden racconta la vita interiore ed emotiva di una giovane donna che cerca di reprimere i ricordi del suo passato attraverso una vita di eccessi

Recensione: Easy Girl
Dana Herfurth in Easy Girl

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è il debutto nel lungometraggio di finzione della regista e attrice tedesca Hille Norden. La sceneggiatura di Easy Girl è entrata nella shortlist del German Script Award nel 2022. Il dramma sulla libertà, l’amicizia e la vulnerabilità femminile ha avuto la sua prima al Filmfest Hamburg.

Nore (Dana Herfurth) e Jonna (Luna Jordan) sono due single poco più che ventenni quando si ritrovano in un locale alla moda. Jonna è affascinata da Nore, una donna sicura di sé e vivace che ama scatenarsi in città con abiti sgargianti e sexy che si è cucita da sola, e ricorda i tempi della scuola insieme, quando Nore era nota come una precoce femme fatale. Nore continua a gettarsi a capofitto in una vita di piacere. Quando si trasferisce nell’appartamento di Jonna, porta con sé il suo stile di vita sfrenato: alcol, molte sigarette e un flusso costante di uomini, che condividono come farebbero due sorelle. Ma Jonna percepisce che l’amica non sta affatto bene in quel ciclo infinito di alcol e sesso, e rischia di sprofondare sempre più nel baratro. Comincia a cercarne le ragioni. Nel farlo, le due amiche scavano sempre più a fondo nelle esperienze infantili, vulnerabili e traumatiche di Nore.

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Se il primo atto è una festa sfrenata, col procedere del film questa si trasforma in un doloroso esame del passato di Nore, quando da bambina è stata vittima di violenza sessuale. Le esperienze di abuso e violenza gettano un’ombra scura sulla sua anima. Cerca con ostinazione di spazzare via dal corpo il dolore e ora usa i suoi compagni maschi come oggetti sessuali. Il film ripercorre il tema di Lolita, che fece scandalo dopo la pubblicazione dell’omonimo celebre romanzo di Vladimir Nabokov, entrato però anche nel canone della letteratura mondiale e portato sul grande schermo da Adrian Lyne. Il film di Hille Norden, con le sue due protagoniste femminili, chiarisce che il sesso con una bambina, per quanto possa comportarsi in modo seducente, è una netta violazione dei confini e costituisce abuso su minore.

Easy Girl è tutto fuorché un dramma lineare in tre atti, con colpi di scena e un lieto fine consolatorio. Il film salta invece costantemente avanti e indietro tra diversi piani, mescolando presente e passato così come eventi reali e mondi interiori emotivi. Il confronto fra le due amiche diventa così una sorta di terapia della parola e un modo per elaborare il trauma.

Questo dramma sulla libertà e sulla sessualità femminile conquista con la sua componente visiva espressiva: la macchina da presa, la luce, i costumi e la scenografia offrono un’esperienza ricca. Le due protagoniste, Herfurth (la serie Call My Agent: Berlin) e Jordan (la serie Euphoria), sono convincenti e credibili nei rispettivi ruoli.

Easy Girl è una produzione dell’amburghese Leitwolf Filmproduktion e della bremese Kinescope Film, con la partecipazione anche di ZDF/Das Kleine Fernsehspiel. Le vendite internazionali sono affidate a Reason8.

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(Tradotto dall'inglese)

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