With Hasan in Gaza apre il Festival dei Popoli
- La 66ma edizione del festival internazionale del film documentario si terrà dall’1 al 9 novembre a Firenze, con un programma di 90 film e numerosi ospiti internazionali e nazionali

La 66ma edizione del Festival dei Popoli, dall’1 al 9 novembre a Firenze, sarà inaugurata dall’anteprima nazionale di With Hasan in Gaza [+leggi anche:
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intervista: Kamal Aljafari
scheda film] in presenza dell’autore, il regista palestinese Kamal Aljafari. In concorso a Locarno ad agosto, dove ha ricevuto la Label Europa Cinemas, il film è una riflessione sulla memoria e la perdita, scaturita da tre nastri MiniDV ritrovati dal regista che documentano la vita a Gaza nel 2001.
Saranno 9 i film del Concorso Internazionale Lungometraggi, sottoposti al giudizio della programmer Cecilia Barrionuevo (Argentina) e delle registe Elena Lopez (Spagna) e Mala Reinhardt (Germania). Oltre al citato With Hasan in Gaza, si vedrà Una película de miedo [+leggi anche:
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scheda film] (Spagna/Portogallo) del regista brasiliano-spagnolo Sergio Oksman che ha aperto la sezione Zabaltegi-Tabakalera dell’ultimo Festival di San Sebastian e racconta di un regista e suo figlio dodicenne che soggiornano in un hotel abbandonato a Lisbona. In prima mondiale Last Letters From My Grandma (Belgio/Romania/Paesi Bassi/Moldavia) un documentario di Olga Lucovnicova sulle lettere scritte da sua nonna, suicida nel 1989, al crollo dell'Unione Sovietica. In D for Distance (Finlandia) la coppia di registi Christopher Petit e Emma Matthews racconta la storia di loro figlio Louis, colpito da una rara forma di epilessia. In prima internazionale Spring in Kangiqsualujjuag (Canada/Germania) di Marie Zrenner, su un remoto insediamento Inuit nell'Artico canadese. Prima internazionale anche per Better Go Mad in the Wild [+leggi anche:
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intervista: Miro Remo
scheda film] (Rep. Ceca/Slovacchia) di Miro Remo, vincitore del Globo di Cristallo a Karlovy Vary, adattamento del libro omonimo di Aleš Palán su due gemelli amanti della natura selvaggia. Gli ospiti di una casa di riposo a Reykjavik sono invece i protagonisti di The Ground Beneath Our Feet [+leggi anche:
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scheda film] (Islanda/Polonia) di Yrsa Roca Fannberg, presentato nel CPH DOX 2025. Ha meritato una Menzione speciale al Miglior documentario nel Forum della scorsa Berlinale La memoria de las mariposas [+leggi anche:
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intervista: Tatiana Fuentes Sadowski
scheda film] (Perù/Portogallo) di Tatiana Fuentes Sadowski, che intreccia la storia personale della regista con gli archivi amazzonici dell'inizio del XX secolo. Infine, in Al oeste, en Zapata [+leggi anche:
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scheda film] (Spagna/Cuba), Premio speciale della giuria a Visions du Réel, David Bim esplora le paludi di Zapata, a Cuba, dove un padre caccia coccodrilli a mani nude per sfamare la sua famiglia durante la pandemia.
Nel Concorso italiano da segnalare Cumpartia di Daniele Gaglianone, su una piccola azienda vinicola nel Sulcis, in Sardegna; She (Italia/Francia/Vietnam) di Parsifal Reparato, selezionato alla Semaine de la Critique di Locarno, sulle donne che lavorano a turni di 12 ore in uno dei più grandi impianti industriali elettronici al mondo, in Vietnam; Waithood di Paola Piscitelli, protagonisti un ragazzo di Napoli e uno di Capo Verde; White Lies (Italia/Belgio/Francia), che racconta la storia della regista, Alba Zari, nata nella controversa setta dei Bambini di Dio.
Il festival offre inoltre il Concorso Internazionale Discoveries, dedicato a corti e mediometraggi, e Doc Highlights, con titoli di risonanza internazionale come Sanatorium [+leggi anche:
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intervista: Gar O’Rourke
scheda film] di Gar O'Rourke, Checkpoint Zoo di Joshua Zeman; Post Truth di Alkan Avcıoğlu, Il Settimo Presidente di Daniele Ceccarini e Mario Molinari, Familiar Places di Mala Reinhardt. Inoltre ci sarò una retrospettiva dedicata a Sarah Maldoror, voce rivoluzionaria e prima donna cineasta del cinema africano, le sezioni Habitat, dedicata ai temi della sostenibilità e dei diritti umani, Let the Music Play per i documentari musicali, con la retrospettiva dedicata all’opera di Marie Losier, Popoli for Kids and Teens per il giovane pubblico e il Future Camps - European Doc Academy, con le opere provenienti dalle migliori scuole di cinema di tutta Europa.
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