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FESTIVAL / PREMI Palestina

Il Festival internazionale del cinema delle donne di Gaza sfida pericoli e limiti

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- Il fondatore e presidente Ezzaldeen Shalh e tutte le donne che hanno dato vita al festival hanno ricevuto un premio speciale, il Premio "Sumud", al Festival dei Popoli di Firenze

Il Festival internazionale del cinema delle donne di Gaza sfida pericoli e limiti
Un momento del Festival internazionale del cinema delle donne di Gaza

Si è conclusa il 31 ottobre la prima edizione del Gaza International Festival for Women's Cinema. "Ma desideriamo assicurarvi che, a partire da domani, inizieremo i preparativi per la seconda edizione", annuncia davanti al pubblico Ezzaldeen Shalh, fondatore, presidente e animatore instancabile del festival che dal 26 ottobre, dal cuore di Gaza, a Deir al-Balah, dove il Sindacato dei giornalisti palestinesi ha offerto la sua sede, ha parlato al cuore del mondo.

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A Gaza il Festival si è svolto nonostante la tregua sia stata solo apparente. Si è svolto sfidando pericoli e limitazioni, adattando luoghi e possibilità con gli occhi al cielo per monitorare i droni israeliani che hanno continuato a distruggere vite e a ridurre in macerie gli immobili. Si è svolto nonostante i camion di cibo, acqua e carburante per i generatori siano pochissimi rispetto ai bisogni. Si è svolto con mezzi ridotti ai minimi termini, grazie a una volontà ferrea di mostrare dignità nel restare umani e nel rivendicare non solo il diritto alla vita ma anche alla condivisione della cultura. Si è svolto tra sospensioni di proiezioni e cambi di luoghi e orari, per mantenere la sicurezza delle persone che assistevano ai film. Si è svolto per ribadire che anche il cinema è resistenza e vita, per rivendicare il diritto a sognare, per ritrovarsi a condividere istanti di evasione e riflessione di fronte ad uno schermo illuminato. Ma si è svolto, e questa è la cifra più importante da ricordare.

Si è svolto anche grazie ad una fitta rete di solidarietà e mobilitazione a livello europeo: da European Women Audiovisual Network al Global Movement to Gaza, con molte organizzazioni italiane in prima fila, dall'Archivio dell'Audiovisivo del Movimento Operaio a Venice4 Palestine. Ma soprattutto si è svolto grazie alla strenua volontà del suo direttore Ezzeldin Shahl e del suo team. Per questo, su impulso di Global Movement to Gaza e Venice4Palestine, un premio speciale, il Premio "Sumud", dedicato a Ezzaldeen Shalh ed alle donne che hanno dato vita al festival, è stato conferito il 3 novembre al Festival dei Popoli di Firenze.

Un gesto dal forte valore politico e umano: un ponte tra culture e popoli, un passaggio di testimone tra chi racconta per resistere e chi resiste raccontando. Un atto di solidarietà concreta che riafferma la missione più autentica del cinema: sognare, resistere e trasformare la realtà. Un tappeto rosso dispiegato tra le rovine di Gaza che arriva fino al Festival dei Popoli di Firenze.

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(Tradotto dall'inglese)

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