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EURO BALKAN FILM FESTIVAL 2025 Premi

Afterwar miglior film all’Euro Balkan Film Festival di Roma

di 

- Al film di Birgitte Stærmose va il premio più importante dell’ottava edizione; miglior regista Teona Strugar Mitevska per Mother, Premio Cineuropa a Il silenzio degli dei

Afterwar miglior film all’Euro Balkan Film Festival di Roma
Afterwar di Birgitte Stærmose

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intervista: Birgitte Stærmose
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della regista Birgitte Stærmose il miglior film dell’ottava edizione dell’Euro Balkan Film Festival di Roma, la manifestazione che celebra il cinema dei Balcani e le coproduzioni con l’Europa occidentale guidata dall’ex ambasciatore Mario Bova (leggi l’intervista) e conclusasi ieri sera con la cerimonia di premiazione al Cinema Troisi. Al termine di una settimana ricca di proiezioni (con film da 12 Paesi balcanici e 6 coproduzioni italo-balcaniche), incontri, workshop e grandi ospiti, tra cui Emir Kusturica e Radu Jude, la giuria presieduta dallo scrittore Tahar Ben Jelloun ha scelto di premiare il film della cineasta danese ritenendolo “uno straordinario esempio di cinema che scava nella pelle e nei corpi degli esseri umani, filmati a distanza di 15 anni, poco dopo la guerra in Kosovo e poi oggi, per scolpire sullo schermo la capacità sia di testimoniare che di resistere”.

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Il titolo di miglior regista è andato alla macedone Teona Strugar Mitevska per il suo film su Madre Teresa di Calcutta, Mother [+leggi anche:
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intervista: Teona Strugar Mitevska
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, in cui “la cornice specifica del film biografico si trasfigura nell’epica narrativa della maternità” e in cui la protagonista “si consegna al mito umanissimo della carità, intesa quale luce, qui innanzitutto cinematografica, di immediato valore artistico e morale”.

Migliori interpreti sono il rumeno Adrian Vancică per il suo ruolo in The New Year That Never Came [+leggi anche:
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intervista: Bogdan Mureşanu
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di Bogdan Mureşanu (“Attraverso i suoi gesti sottili e la sua intensità contenuta, cattura la paura, l'amore e il coraggio morale delle persone comuni che vivono sotto la dittatura […] La sua presenza conferisce al film verità, empatia e rara autenticità”) e l’attrice afghano-iraniana Fereshteh Hosseini, l’intensa protagonista di Il silenzio degli dei [+leggi anche:
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intervista: Vuk Ršumović e Fereshteh H…
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di Vuk Ršumović (“Attraverso la sua interpretazione di una donna rifugiata che affronta una perdita, Hosseini rivela il potere silenzioso della perseveranza e la profonda bellezza della resilienza. Ogni gesto, ogni sguardo porta con sé il peso della sopravvivenza e il desiderio di dignità”).

A Il silenzio degli dei va anche il Premio Cineuropa, “per aver mostrato il coraggio di una donna in fuga da una guerra e la sua determinazione a restituire dignità a un fratello morto mentre rincorreva una vita migliore; per aver creato un personaggio complesso e stratificato, mentre affronta dubbi, ansie e difficoltà dinanzi a una burocrazia disumanizzante; e per aver sottolineato, nonostante tutto, il valore della connessione e della comprensione tra esseri umani, oltre ogni confine”. Fereshteh Hosseini si è aggiudicata anche una menzione per miglior attore/attrice della giuria giovani.

Il premio alla miglior coproduzione italo-balcanica è stato invece assegnato alla società Disparte per il film Windless [+leggi anche:
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intervista: Pavel G. Vesnakov
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di Pavel G. Vesnakov (“La giovane società italiana si è distinta per la capacità di affiancare il partner bulgaro garantendo solidità editoriale e visibilità europea a un’opera che riflette, con sensibilità e precisione formale, sui temi della memoria, del ritorno e della trasformazione”). Il film del regista bulgaro ha ottenuto anche una menzione per la miglior fotografia da parte della giuria giovani. Quest’ultima, composta da 18 ragazzi e ragazze, ha eletto miglior film The New Year That Never Came e ha assegnato il premio per la miglior regia a La ragazza del coro [+leggi anche:
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intervista: Urška Djukić
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di Urška Djukić.

Infine, tra i titoli premiati, Fiume o morte! [+leggi anche:
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di Igor Bezinović, a cui è andato il Premio sguardo giovane - lungometraggi, assegnato dalla Giuria Radio Universitarie RadUni.

Tutti i premi:

Miglior film
Afterwar [+leggi anche:
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intervista: Birgitte Stærmose
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- Birgitte Stærmose (Danimarca/Kosovo/Svezia/Finlandia)

Miglior regista
Teona Strugar Mitevska - Mother [+leggi anche:
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intervista: Teona Strugar Mitevska
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(Belgio/Macedonia del Nord/Svezia/Danimarca/Bosnia-Erzegovina/India)

Miglior attore
Adrian Vancică - The New Year That Never Came [+leggi anche:
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intervista: Bogdan Mureşanu
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(Romania/Serbia)

Miglior attrice
Fereshteh Hosseini - Il silenzio degli dei [+leggi anche:
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intervista: Vuk Ršumović e Fereshteh H…
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(Serbia/Italia/Croazia)

Altri premi

Premio Cineuropa
Il silenzio degli dei - Vuk Ršumović

Premio alla miglior coproduzione italo-balcanica
Windless [+leggi anche:
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intervista: Pavel G. Vesnakov
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- Pavel G. Vesnakov (Bulgaria/Italia)

Premi giuria giovani - Lungometraggi

Miglior film
The New Year That Never Came - Bogdan Muresanu

Miglior regia
Urška Djukić - La ragazza del coro [+leggi anche:
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intervista: Urška Djukić
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(Slovenia/Italia/Croazia/Serbia)

Menzione per miglior attore/attrice
Fereshteh Hosseini - Il silenzio degli dei

Menzione per la miglior fotografia
Windless - Pavel G. Vesnakov

Premi giuria giovani critici cinematografici - Cortometraggi

Miglior cortometraggio
Balkan, Baby - Boris Gavrilović

Miglior regia
Majonezë - Giulia Grandinetti

Prima menzione speciale
Strangers in the Night - Vangelis Chatzopoulos (Islanda/Albania)

Seconda menzione speciale
Eraserhead in a Knitted Shopping Bag - Lili Koss

Premi speciali

Premio sguardo giovane - Lungometraggi
Fiume o morte! [+leggi anche:
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- Igor Bezinović (Croazia/Italia/Slovenia)
Menzione
La ragazza del coro - Urška Djukić

Premio per le migliori musiche
The New Year That Never Came - Bogdan Mureşanu
Menzione
Mother - Teona Strugar Mitevska

Premio sguardo giovane - Cortometraggi
Eraserhead in a Knitted Shopping Bag - Lili Koss (Bulgaria)
Menzione speciale
Unspoken - Damian Walshe-Howling (Australia)

Premio per le migliori musiche - Cortometraggi
Balkan, Baby - Boris Gavrilović (Germania)
Menzione speciale
Majonezë - Giulia Grandinetti (Italia)

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