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TORINO 2025

Il Torino Film Festival all’insegna del cinema d’autore

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- Dal 21 al 29 novembre la 43ma edizione del festival, con 120 titoli tra lungometraggi di finzione, documentari e cortometraggi e ospiti internazionali

Il Torino Film Festival all’insegna del cinema d’autore
Que ma volonté soit faite di Julia Kowalski

Si svolgerà dal 21 novembre al 29 novembre la 43ma edizione del Torino Film Festival, dedicata all’iconico Paul Newman, nel centenario della nascita, con una selezione di 24 film.  La rassegna propone 120 titoli suddivisi nelle tre sezioni di concorso (lungometraggi, documentari e cortometraggi) e nelle tre sezioni non competitive. Numerosi gli ospiti internazionali, tra cui Spike Lee, Vanessa Redgrave, Juliette Binoche, Franco Nero, Daniel Brühl, Terry Gilliam, Claude Lelouch, Aleksandr Sokurov, Hanna Schygulla, Jacqueline Bisset.

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I film del concorso lungometraggi saranno giudicati dalla sceneggiatrice italiana Ippolita di Majo), l’attrice francese Lolita Chammah, la regista belga Wannes Destoop, il regista ucraino Sergei Loznitsa, il direttore del Locarno Film Festival Giona Nazzaro.

Tra i 16 titoli citiamo La anatomía de los caballos [+leggi anche:
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(Spagna/Perù/Colombia/Francia), esordio del peruviano Daniel Vidal Toche presentato nel concorso Proxima di Karlovy Vary. Cinema Jazireh [+leggi anche:
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intervista: Gözde Kural
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(Turchia/Iran/Bulgaria/Romania) della filmmaker turca Gözde Kural, in concorso sempre a Karlovy Vary, in cui una sopravvissuta al regime dei talebani, si traveste da uomo per mettersi alla ricerca del figlio scomparso. Eva (Italia) di Emanuela Rossi, è incentrato su una misteriosa donna collegata alla sparizione di alcuni bambini, mentre in Cina, una madre affronta la malattia della figlia. Con The Garden of Earthly Delights [+leggi anche:
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(Olanda/Filippine) Morgan Knibbe esplora la gioventù di Manila, vittima della povertà, della criminalità e dello sfruttamento postcoloniale. Hamburgo [+leggi anche:
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(Spagna/Romania), secondo film dello spagnolo Lino Escalera, è un thriller che affronta il tema delle mafie che controllano la prostituzione femminile. La regista slovena Ester Ivakić debutta con Ida Who Sang So Badly Even the Dead Rose up and Joined Her in Song [+leggi anche:
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, dramma giovanile che racconta di una ragazza che fa di tutto per salvare l'amata nonna nella Jugoslavia degli anni Settanta. Opera seconda, dopo Mo Mamma [+leggi anche:
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intervista: Eeva Mägi
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, per la estone Eeva Mägi, che con Mo Papa racconta di Eugen, che spera nella riconciliazione familiare dopo aver scontato dieci anni di prigione per aver causato la morte del fratello minore. Un attore trentenne che fatica ad ottenere ruoli e decide così di inventare identità e personaggi nella vita quotidiana è al centro de Il protagonista, opera prima dell’italiano Fabrizio Benvenuto. Infine, arriva dalla Quinzaine di Cannes Que ma volonté soit faite [+leggi anche:
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intervista: Julia Kowalski
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, secondo film della regista francese di origine polacca Julia Kowalski, in cui la protagonista ventenne Nawojka comincia a vivere episodi di trance e a manifestare poteri misteriosi.

Da segnalare nel concorso documentari In-I in Motion, debutto alla regia dell’attrice francese premio Oscar Juliette Binoche; About a Hero [+leggi anche:
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intervista: Piotr Winiewicz
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di Piotr Winiewicz, che ha aperto l'IDFA l’anno scorso; Bobò [+leggi anche:
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di Pippo Delbono, presentato fuori concorso all’ultimo Locarno; The Clown of Gaza di Abdulrahman Sabbah, coproduzione tra Francia, Palestina e Qatar; Coexistence, My Ass! [+leggi anche:
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, con cui la stand-up comedian e attivista israeliana Amber Fares ha vinto lo Special Grand Jury Award al Sundance 2025; Mothers di Alice Tomassini, sulla maternità surrogata criminalizzata in Cambogia; Shadowland [+leggi anche:
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intervista: Otso Tiainen
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del finlandese Otso Tiainen, sull’ex regista Richard Stanley, oggi guida spirituale nei Pirenei francesi.

Tra i film programmati fuori concorso spiccano Sound of Falling [+leggi anche:
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intervista: Mascha Schilinski
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della tedesca Mascha Schilinski, Premio della giuria a Cannes, El cautivo [+leggi anche:
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intervista: Alejandro Amenábar
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, con cui il premio Oscar Alejandro Amenábar racconta gli anni di prigionia dell’autore del Don Chisciotte Miguel de Cervantes; The Fence [+leggi anche:
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intervista: Claire Denis
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della regista francese Claire Denis da un'opera di Bernard-Marie Koltès; il nuovo film del rumeno Radu Jude, Dracula [+leggi anche:
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intervista: Radu Jude
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, che era in concorso a Locarno; H Is for Hawk [+leggi anche:
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di Philippa Lowthorpe, basato sull'autobiografia della scrittrice e naturalista britannica Helen Macdonald.

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