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GINEVRA 2025

Recensione serie: Reykjavík Fusion

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- La serie di Hörður Rúnarsson e Birkir Blær Ingólfsson racconta le peripezie di un antieroe che cerca di rifarsi una vita dopo un soggiorno in prigione

Recensione serie: Reykjavík Fusion
Hera Hilmar e Ólafur Darri Ólafsson in Reykjavík Fusion

Prima serie islandese selezionata al CANNESERIES e in concorso al Geneva International Film Festival (GIFF) nella sezione dedicata alle serie, Reykjavík Fusion creata da Hörður Rúnarsson e Birkir Blær Ingólfsson e scritta da loro in collaborazione con Jónas Margeir Ingólfsson, ci mostra, attraverso un condensato perfetto di comicità e dramma, le difficoltà di reinserirsi socialmente dopo un soggiorno (ingiustificato) in prigione.

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Dopo il suo scarceramento, i sogni del protagonista Jónas (interpretato magnificamente dalla star statunitense islandese Ólafur Darri Ólafsson) si scontrano violentemente con la realtà, come se la macchia lasciata sulla sua fedina penale fosse impossibile da cancellare. Nonostante in Islanda si creda nel potere trasformatore della detenzione, la realtà post scarcerazione non è certo rosea. In Islanda come altrove, i sogni sono, in sostanza riservati a coloro che rigano dritto.

Quando Jónas, uno chef di talento incarcerato con l’accusa di frode fiscale, esce finalmente di prigione, decide di aprire un ristorante per riscattarsi e riconquistare l’affetto e la stima della sua famiglia. Come fare per realizzare il suo sogno malgrado la stigmatizzazione di una società che volta crudelmente le spalle ai recidivi? Cosciente della sua situazione e pronto a tutto pur di portare a termine la sua missione, il protagonista di Reykjavík Fusion riceve il sostegno di un boss della malavita, un partner in crime decisamente pericoloso che sfrutta la situazione per mettere in atto un’operazione di riciclaggio di denaro. Il quotidiano di Jónas si trasforma così in un esercizio di sopravvivenza che lo fa suo malgrado precipitare sempre più nella criminalità. Per realizzare il suo sogno, il nostro antieroe islandese decide di mettere a repentaglio non solo la sua libertà vigilata ma anche la sua stessa vita e quella della sua famiglia.

Diretta da Gunnar Páll Ólafsson e Samúel Bjarki Pétursson, Reykjavík Fusion è una serie elegante ed esteticamente ricercata dal ritmo frenetico, sostenuta da personaggi complessi e toccanti che la rendono unica nel panorama delle produzioni islandesi. Sorta di miscela esplosiva di influenze europee e statunitensi, la serie si distingue per il suo ritmo serrato, le sue sorprendenti scene di azione ma anche per la grande cura per la psicologia dei personaggi. Lontana anni luce dagli stereotipi legati al mondo della cucina ma anche della delinquenza, Reykjavík Fusion ci mostra le peripezie di un antieroe pronto a tutto pur di realizzare un sogno che si trasforma con il passare del tempo in incubo. Malgrado la vergogna che prova per la sua condanna e la paura di perdere il controllo della situazione lasciandosi trascinare nella violenza di un mondo criminale sconosciuto, il protagonista di Reykjavík Fusion mantiene la sua umanità. Estremamente toccante nella sua fragilità, Jónas non vuole trasformarsi nel nuovo Padrino, quello che vuole è piuttosto ritrovare una certa stabilità in un caos che lo sta schiacciando. Ricca di colpi di scena, di momenti esilaranti ma anche di tenerezza, Reykjavík Fusion ci mostra un’Islanda lontana dagli stereotipi, un luogo affascinante e misterioso non privo di violenza. Al pubblico non resta che lasciarsi travolgere dall’azione.

Reykjavík Fusion è prodotta da ACT4 con Arte France, e venduta all’internazionale da The MediaPro Studio Distribution.

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