Recensione serie: A Better Man
- La serie di Thomas Seeberg Torjussen racconta le disavventure di un violento “incel” pronto ad affrontare qualsiasi prova pur di sfuggire ai suoi detrattori

Vincitrice del Canneseries nella categoria miglior serie e miglior interpretazione per la star Anders Baasmo e selezionata al Geneva International Film Festival (GIFF) nel Concorso dedicato alle serie, la serie norvegese in 4 puntate di 51’ A Better Man di Thomas Seeberg Torjussen ci immerge con forza nella vita quotidiana di un vendicativo “incel” che è stato smascherato, un uomo che credeva di dar sfogo a tutta la sua rabbia violenta protetto dal rassicurante schermo del suo computer.
Il passatempo preferito di Tom (interpretato magnificamente da Anders Baasmo), il protagonista di A Better Man è quello di lasciare violenti commenti razzisti e misogini su Internet. Tom non prova la minima empatia per le sue vittime, come se queste non fossero personae reali ma semplici bersagli privi di sentimenti. A prima vista il protagonista di A Better Man è un quarantenne senza scrupoli, vendicativo e pieno di odio che si nasconde dietro vari pseudonimi. Il presunto anonimato del web gli permette però di trasformarsi in un essere violento e senza scrupoli pronto a tutto pur di annientare quelle che ai suoi occhi rappresentano la causa dello sgretolarsi di tutti i suoi ideali retrogradi e maschilisti: le donne e peggio ancora le femministe. Ma la personalità di Tom è così liscia come sembra? Cosa si nasconde dietro il muro di odio che lo protegge dal mondo reale? Mentre pensava che nulla potesse toccarlo, la sua ultima vittima, una famosa comica di stand-up, traumatizzata dalle molestie subite, decide di mostrare uno dei suoi messaggi in televisione. Smascherato da alcuni hacker e messo improvvisamente al centro dell’attenzione pubblica, Tom diventa il nemico numero uno di un’intera nazione ma anche la persona più odiata dai media. Deciso a farla finita, pensa in un primo momento di togliersi la vita ma anche questa scappatoia si rivela un vicolo cieco. Come fare per sparire dai radar? La decisione presa da Tom (indossare abiti “femminili”) sarà radicale e lo spingerà a guardare suo malgrado la società con occhi diversi.
Diretto da Torjussen in collaborazione con Gjyljeta Berisha, A Better Man è un avvincente thriller psicologico ricco di colpi di scena che riesce in quattro puntate a mantenere alta la tensione grazie anche a personaggi psicologicamente complessi che si mostrano senza filtri. Le tematiche scottanti che compongono la serie quali le molestie e il trolling su internet, l’odio nei confronti delle donne e il razzismo sono trattate in modo diretto, senza ipocrisie, mostrate in tutta la loro violenta realtà. Tom considera che il femminismo sia la causa principale di tutto ciò che non va nella società moderna, come eleminata questa “lobby” il mondo potesse finalmente tornare a essere il suo personale paradiso maschilista.
A Better Man è una serie decisamente contemporanea che non lascia nessuno indifferente, una serie coraggiosa e sfacciata (in senso positivo) che affronta il tema della misoginia e più in particolare della mascolinità tossica in una delle nazioni più progressiste e paritarie al mondo per quanto riguarda le questioni di genere. Preso in un turbinio di serrati colpi di scena, il pubblico uscirà da questa esperienza audiovisiva frastornato, come dopo un giro sulle montagne russe. Nonostante la gravità delle tematiche trattate, quello che sorprende e affascina della serie è la sua irresistibile vena comica, la capacità di trasporre il dramma in chiave comica, di inserire note di umorismo in situazioni tragiche senza che queste perda nulla della loro forza critica. A Better Man è una serie sorprendente, al contempo violenta e toccante che ha il coraggio di esplorare il proprio lato oscuro.
A Better Man è prodotta da Maipo Film, NRK, Artbox e ZDF Studios, venduta all’internazionale da Beta Film Gmbh e diffusa su Norsk Rikskringkasting (NRK) in Norvegia e ZDF Neo in Germania.
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