email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

BLACK NIGHTS 2025 Concorso

Recensione: Hungarian Wedding

di 

- Il nuovo lungometraggio di Csaba Káel aggiunge un tocco di danza e canto ungherese alla classica storia del finto fidanzamento

Recensione: Hungarian Wedding
Tamás Kovács e Franciska Törőcsik in Hungarian Wedding

Budapest anni '80: quando si è giovani, cos'altro c'è da fare se non ribellarsi al sistema? Con Hungarian Wedding, Csaba Káel ci porta in una scorribanda nell'ambientazione del titolo, incorniciato solo brevemente dall'introduzione che ci informa che i nostri eroi, Péter (Tamás Kovács) e András (Zsombor Kövesi), sono aspiranti rock star che vivono a Budapest. Questo, però, conta poco per il cuore della nostra storia, che si svolge nella regione di Kalotaszeg, in Transilvania, dove vive una significativa comunità ungherese. Scritto da Miksa Békési, il film è stato presentato in concorso al Festival Black Nights.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Mentre il duo parte per un viaggio, András devia verso un matrimonio di famiglia in Transilvania, dove punta a convincere Péter a sposare sua cugina, Kati (Franciska Törőcsik), così che lei possa fuggire dalla Romania rurale. Basta uno sguardo a Kati perché Péter si innamori della giovane, e progetta di conquistarla per davvero – ma viene presto sfidato dal figlio del capo della polizia locale, Gyuri (Barabás Rohonyi), un giovane del posto coi baffi che ha una storia con Kati e che si batte ferocemente per riottenere il suo affetto. Rivalità, segreti, un inseguimento in auto e persino una sfida di ballo ci attendono nel corso di poche notti.

Il resto della storia lo trascorriamo al matrimonio, che resta sorprendentemente vivace e divertente nonostante la sua semplicità e prevedibilità. Anche alcune scelte di casting risultano fin troppo pulite: i contendenti Péter e Gyuri sono entrambi alti, genericamente ordinati e stereotipatamente scolpiti e belli, rendendo il film più uno spettacolo per gli occhi che un’opera concentrata sulla creazione di personaggi di particolare profondità. Il modo in cui Kati guida il comportamento di Péter per convincere la comunità del suo interesse per lei è parte integrante dello scenario dei finti fidanzamenti, presente in innumerevoli commedie romantiche e serie ad alto budget degli ultimi anni.

Il film è dunque sorretto dai suoi elementi musicali, con la fotografia di Tamás Lajos che ci permette di cogliere davvero la perizia tecnica e l’agilità necessarie per eseguire le complesse sequenze di danza. Le scene di canto e ballo propongono vivaci danze ungheresi e la musica di István Pál "Szalonna" and his Band nonché dell’Orchestra of the Hungarian National Dance Ensemble, oltre ad altri. Di tutti gli elementi di scenografia, sono davvero i costumi dettagliati e colorati a fare il film – francamente, alcuni dei tentativi di richiami agli anni '80 non risultano così specifici dell’epoca – con tutti i personaggi vestiti con i loro abiti tradizionali più eleganti per l’intera durata dell’evento. Alla fine dei conti, Hungarian Wedding offre poche novità ma farà comunque felici i genitori e la famiglia.

Hungarian Wedding è una produzione ungherese di Szupermodern Filmstúdió, coprodotta da MTVA - Media Service Support and Asset Management Fund.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dall'inglese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy