email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

TRIESTE 2026

Le registe slovene protagoniste del Trieste Film Festival

di 

- Dal 16 al 24 gennaio, il più importante appuntamento italiano con il cinema dell'Europa centro orientale annuncia il programma dello spazio Wild Roses, con lungometraggi e corti

Le registe slovene protagoniste del Trieste Film Festival
La ragazza del coro di Urška Djukić

La 37ma edizione del Trieste Film Festival, il primo e più importante appuntamento italiano con il cinema dell'Europa centro orientale, si svolgerà dal 16 al 24 gennaio. In questa edizione sarà la Slovenia il Paese protagonista di Wild Roses, lo spazio dedicato come ogni anno alle cineaste dell’Europa centro orientale, curato da Nerina T. Kocjančič, responsabile della Promozione e della Distribuzione del Centro di Cinema Sloveno di Lubiana, con lo scopo di promuovere le nuove prospettive femminili. Il focus è stato rivolto negli anni scorsi a Polonia, Georgia, Ucraina, Germania e Serbia.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
cinemamed2025

Il programma vede protagonisti 13 lungometraggi, tra documentari e film di finzione, e 10 cortometraggi, opere firmate da altrettante autrici, affermate nel panorama cinematografico europeo grazie alle loro partecipazioni a festival internazionali o altre che attendono di poter stupire il pubblico grazie ai nuovi loro lavori. “Il cinema sloveno ha sempre svolto un ruolo fondamentale al Trieste Film Festival. Questo legame favorisce una comprensione più profonda tra i registi sloveni e il pubblico internazionale, promuovendo al contempo collaborazioni transfrontaliere. L'attenzione del festival sul cinema sloveno non solo celebra i suoi successi artistici, ma rafforza anche i legami culturali tra Italia e Slovenia”, ha dichiarato Nicoletta Romeo, direttrice artistica del festival, recentemente nominata "Amica del Cinema Sloveno" e ospite d'onore al 28mo Festival del Cinema Sloveno di Portorose.

Tra le opere selezionate ci sarà La ragazza del coro [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Urška Djukić
scheda film
]
di Urška Djukić, distribuito in Italia da Tucker Film, candidato ufficiale della Slovenia agli Oscar 2026,  storia di amicizia e primi conflitti tra donne, ma soprattutto di risveglio della sensualità femminile, in programma nella sezione Perspectives della Berlinale, e Fantasy [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Kukla
scheda film
]
di Kukla, che con il suo primo lungometraggio (che ha debuttato nella sezione Cineasti del presente di Locarno), affronta interrogativi profondi legati al passaggio all'età adulta, con tre protagoniste poco più che ventenni in viaggio alla scoperta delle complessità del genere, del desiderio e della ricerca di sé. Nato nell’ambito del forum di coproduzione internazionale When East Meets West, ritorna nella selezione Cent’anni [+leggi anche:
recensione
scheda film
]
di Maja Doroteja Prelog, una testimonianza senza filtri, dedicata all’amore e al cambiamento. Non mancherà Ida Who Sang So Badly Even the Dead Rose up and Joined Her in Song [+leggi anche:
recensione
scheda film
]
di Ester Ivakič, racconto di una bambina fantasiosa ma stonata, che si convince di poter impedire la morte della nonna entrando nel coro della scuola.

Ancora in programma Woman of God [+leggi anche:
recensione
scheda film
]
di Maja Prettner, vicenda intima ed esistenziale di una sacerdotessa luterana, e Body [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
di Petra Seliškar, esplorazione sensibile di una donna in lotta con una rara malattia auto-immune. Infine Blind Spot di Hanna Slak, presentato nella sezione Cineasti del presente di Locarno 2002; Installation of Love di Maja Weiss; History of Love [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Sonja Prosenc
scheda film
]
di Sonja Prosenc, menzione speciale della giuria in Karlovy Vary nel 2018.

Tra i corti, Good Luck Orlo! di Sara Kern (2016), Raj ancora di Sonja Prosenc (2019), Sisters di Kukla (2020) e Granny's Sexual Life di Urška Djukić ed Émilie Pigeard (2021), vincitore anche tra gli European Film Academy (EFA) e del Miglior Cortometraggio d’Animazione nel 2023 ai Césars. Ci sarà anche il corto d’animazione Steakhouse di Špela Čadež, che, tra gli altri, ha ottenuto il premio della giuria ad Annecy, la menzione speciale a Locarno nel 2021 ed è entrato nella shortlist dei Premi Oscar.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy