email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

TRIESTE 2026

Franz e La scomparsa di Josef Mengele aprono Trieste

di 

- I biopic di Agnieszka Holland e Kirill Serebrennikov inaugurano il festival dedicato al cinema dell'Europa centro orientale, e la chiusura è affidata a Ildikó Enyedi con Silent Friend

Franz e La scomparsa di Josef Mengele aprono Trieste
Franz di Agnieszka Holland

Le anteprime italiane di Franz [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Agnieszka Holland
scheda film
]
di Agnieszka Holland e La scomparsa di Josef Mengele [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Kirill Serebrennikov
scheda film
]
di Kirill Serebrennikov apriranno il 37mo Trieste Film Festival, il primo e più importante appuntamento italiano con il cinema dell'Europa centro orientale, che si svolgerà a Trieste dal 16 al 24 gennaio. con film, documentari, corti, masterclass e incontri con i protagonisti. A chiudere il festival, sarà Ildikó Enyedi con il suo Silent Friend [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Ildikó Enyedi
scheda film
]
.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

L’ultimo lavoro, il più ambizioso, della regista polacca Agnieszka Holland, scelto dalla Polonia per la candidatura agli Oscar 2026, è un biopic dedicato all’iconico scrittore boemo del XX secolo, Franz Kafka. Concepito come un mosaico caleidoscopico, Franz segue l’impronta che Kafka ha lasciato nel mondo, dalla sua nascita nella Praga del XIX secolo fino alla morte nella Vienna del primo dopoguerra. Dopo le anteprime a Toronto e San Sebastian, il film è entrato ad ottobre nella shortlist degli European Film Awards 2026, ottenendo una nomination per l’attore protagonista Idan Weiss.

Nella consueta doppia apertura di rassegna ci sarà anche La scomparsa di Josef Mengele di Kirill Serebrennikov (nelle sale italiane dal 29 gennaio distribuito da Europictures), esordio italiano dopo l’anteprima mondiale alla sezione Cannes Premiere. Al centro del controverso film del regista russo c’è la vita e la storia di Josef Mengele, noto come “L’Angelo della Morte”. Nel periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale, il medico nazista di Auschwitz, fugge in Sud America per ricostruirsi una vita nascosta, ma attraverso gli occhi di suo figlio che lo ritrova, è costretto a confrontarsi con un passato che non può più ignorare. Serebrennikov terrà una masterclass la mattina dopo la proiezione (21 gennaio), moderata da Joël Chapron, storico collaboratore del Festival di Cannes ed esperto di cinema russo e sovietico.

La chiusura del festival sarà invece dedicata Silent Friend della regista ungherese Ildikó Enyedi (distribuzione italiana Movies Inspired), presentato in concorso all’ultima Mostra di Venezia, dove l’attrice Luna Wedler è stata insignita del Premio Marcello Mastroianni. Nel cuore di un giardino botanico in una città universitaria medievale della Germania si erge un maestoso albero di ginkgo, testimone silenzioso per oltre un secolo di tre vite umane. Nel 2020 un neuroscienziato di Hong Kong inizia un inaspettato esperimento, nel 1972 un giovane studente viene profondamente cambiato dal semplice atto di osservare e connettersi con un geranio, nel 1908 la prima donna ammessa all'università scopre i disegni sacri dell’universo nascosti nelle piante più umili. Enyedi incontrerà il pubblico in una masterclass nel pomeriggio dell’ultima giornata.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy