12/12/2003

Il Film Council ha annunciato oggi una nuova "strategia della diversità" per sviluppare la rappresentanza delle minoranze nei film, nella lavorazione e nel pubblico britannico.

Infatti i gruppi etnici minoritari rappresentano il 9 per cento della popolazione, il 12,8 delle presenze nelle sale cinematografiche e solo l'1,6 per cento dei lavoratori nell'industria del cinema e audiovisivo. Le donne rappresentano più del 45 per cento della popolazione e ci sono più di 8 milioni e mezzo di disabili nel Paese. L'agenzia del cinema britannica è certa che questa strategia, una volta sviluppata, avrà una ricaduta positiva anche dal punto di vista commerciale.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Tra le proposte c'è quella di creare dei corsi per formare nuove professionalità che abbiano accesso alle opportunità offerte dall'industria e la ricerca di incentivi fiscali. Positivo il commento del ministro della Cultura, Estelle Morris: "L'arte è uno specchio della realtà, e l'industria cinematografica dovrebbe riflettere la nostra cultura, sia di fronte che dietro la macchina da presa. Dev'essere aperta a tutti i settori della società".

(Tradotto dall'inglese)