email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

PRODUZIONE / FINANZIAMENTI Italia / Brasile

Marco Bechis nuovamente sul set per Ritorno a Buenos Aires

di 

- Il regista torna a raccontare il dramma della dittatura militare in Argentina con una coproduzione italo-brasiliana, protagonisti Adriano Giannini, Ana Celentano, Vero Gerez

Marco Bechis nuovamente sul set per Ritorno a Buenos Aires
Il regista Marco Bechis e l'attore Adriano Giannini sul set di Ritorno a Buenos Aires (© Andre Ristum)

Sono partite le riprese di Ritorno a Buenos Aires, il nuovo film di Marco Bechis, regista di Alambrado (in concorso a Locarno e Sundance 1991), Garage Olimpo (presentato in Un Certain Regard di Cannes 1999, vincitore di un David di Donatello e tre Globi d’Oro), Hijos – Figli (presentato nella sezione Cinema del presente della Mostra di Venezia 2001) e La terra degli uomini rossi – Birdwatchers [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
(in concorso a Venezia 2008).

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Protagonista del film scritto dal regista è Adriano Giannini (candidato nel 2024 al David di Donatello al miglior attore non protagonista per Adagio [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
, visto di recente in Breve storia d’amore, la serie Netflix ACAB [+leggi anche:
recensione
scheda series
]
), affiancato da un cast argentino di primo piano: Ana Celentano, Vero Gerez, Olivia Nuss, Adrián Fondari e Marcelo Chaparro (questi ultimi due hanno già collaborato con Bechis in Garage Olimpo e Hijos – Figli), insieme all'attrice brasiliana Paula Cohen.

Girato tra Porto Alegre in Brasile e a Torino, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte, il film segue Mariano Guerra, chiamato a tornare in Argentina per testimoniare nel processo contro i militari che lo sequestrarono e torturarono durante la dittatura militare, la stessa che nel 1978 organizzò i Mondiali di calcio mentre il Paese era attraversato dalla repressione clandestina. In un comunicato la produzione sottolinea che “il film non racconta il ritorno di un eroe in cerca di rivalsa, ma il percorso di un uomo che porta dentro di sé la propria zona d'ombra: piegato dalla tortura, parlò denunciando i suoi compagni. Come già in Garage Olimpo, la violenza resta fuori campo: ciò che interessa è la sua meccanica, il modo in cui si sedimenta nel corpo e nella percezione di chi sopravvive”.

La realizzazione del film sarà completata nel primo trimestre del 2026, in coincidenza con il cinquantesimo anniversario dell'inizio della dittatura militare argentina (marzo 1976), un'occasione che richiama l'attenzione su ciò che resta dopo la sopravvivenza. La fotografia di Ritorno a Buenos Aires è firmata da Fabrizio La Palombara mentre il montaggio è di Jacopo Quadri.

Il film è una coproduzione internazionale tra Italia e Brasile: per l'Italia Domenico Procacci e Laura Paolucci per Fandango, Alfredo Federico e Simona Banchi con 39Films, Marco Bechis con Karta Film, con Rai Cinema, per il Brasile Patrick de Jongh, Cibele Amaral e André Ristum per 34 Filmes.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy