Storie d'amore e d'apartheid
- Il Sud Africa post apartheid tra orrori, perdono e riconciliazione: presentato in competizione Country of My Skull di John Boorman, con Juliette Binoche e Samuel L. Jackson
È una coproduzione franco-britannica-sudafricana l'unico film europeo in
concorso oggi alla Berlinale, Country of my skull [+leggi anche:
trailer
scheda film] dell'inglese John Boorman.
Il regista di Un tranquillo weekend di paura ed Excalibur si trasferisce
in Sudafrica per portare sullo schermo il romanzo omonimo della poetessa
e scrittrice Antjie Krog, un durissimo ritratto del perdono e della riconciliazione
dopo la fine dell'apartheid.
Sullo sfondo dei processi e degli orrori commessi dalla polizia e dalle alte sfere del governo, Boorman inserisce la difficile storia d'amore fra un giornalista americano, Samuel L. Jackson, ed una radiocronista afrikaan, interpretata da Juliette Binoche.
Incerto se perseguire la strada del documentarismo o del racconto sentimentale, Boorman punta sulla fedeltà ai fatti e alle storie delle vittime. "Sappiamo tutti quello che la commissione per la riconciliazione ha rappresentato per la gente sudafricana in questo periodo di transizione", dice il regista, "e per questo ho cercato di darne una rappresentazione quanto più fedele e seria possibile".Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.