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FESTIVAL Italia

Il cinema dell’Europa orientale a Trieste

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Sarà La vita è un miracolo, il nuovo film di Emir Kusturica presentato a Cannes 2004 e ambientato nella Bosnia degli anni ’90, ad inauguare il Trieste Film Festival – Alpe Adria Cinema. Giunta alla sedicesima edizione, la rassegna che da sempre rivolge l’attenzione alle cinematografie dei paesi dell’Europa centro-orientale andrà in scena dal 20 al 27 gennaio nelle due sedi del Cinema Excelsior e del Teatro Miela di Trieste.

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Tra i dieci titoli in concorso: Másnap: after the day before (Il giorno dopo) del regista ungherese Attila Janisch, il debutto di Nimrod Antal con Kontroll (Controllo), un film atteso nelle sale italiane dopo il passaggio in concorso al festival. Il traffico di bambini dall'est Europa verso la Germania è al centro di Kral Zlodeju (Il re dei ladri) di Ivan Fila, co-produzione tra Repubblica Slovacca, Repubblica Ceca, Germania, Austria e Francia. Tra i debutti in programma, Mila from Mars della regista Sophia Zornitsa. Ci saranno anche le opere prime del regista tedesco Marcus Mittermeier, con il suo Muxmäuschentill (Muto come un topo) e quella dello sloveno Predmestje (Provincia) di Vinko Moderndorfer. In concorso è molto atteso San zimske noci (Sogno di una notte di mezzo inverno), il nuovo film di Goran Paskaljevic, regista che anni fa riscosse un ottimo successo con La polveriera.

Tra le retrospettive, la monografica dedicata a Jurai Jakubisko, regista slovacco maestro di Emir Kusturica alla FAMU, che in una pellicola diresse l’amica Giuletta Masina.

Nella settimana di kermesse ci sarà anche spazio per l'ultimo documentario di Werner Herzog, "The white diamond" e per il cinema italiano, con I Sentieri della Gloria, un documentario su Mario Monicelli, e per chiudere, Tartarughe sul dorso di Stefano Pasetto, film interamente girato a Trieste che vede protagonista l'attrice slovacca Barbora Bobulova.

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