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FINANZIAMENTI Italia

Urbani: "74 milioni per il cinema"

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Il ministro per i Beni Culturali, Giuliano Urbani, è certo: "D’ora in poi si faranno meno film, ma a giovarsene sarà la qualità". In una intervista al quotidiano "Il messaggero", Urbani parla della sua riforma e dei finanziamenti al cinema per il 2005.
La quota che il Fondo Unico per lo Spettacolo (Fus) destina al cinema per il 2005 è di 73.975.000 euro. 54 milioni, divisi in quattro tranches ai film di interesse culturale nazionale, 18 per le opere prime e seconde (sempre in quattro parti), 1.600.000 per i corti, 375.000 euro per 15 sceneggiature.
Cinecittà e la Mostra di Venezia smettono di gravare sul Fus e saranno sostenute, «nei limiti della disponibilità», da risorse esterne. Inoltre il capo della Direzione Cinema Gaetano Blandini ha annunciato nei giorni scorsi che il decreto legge ha escluso i fondi del settore dal meccanismo della "rotatività". "Significa che i rientri saranno immediatamente disponibili per finanziare produzione, distribuzione, esercizio".

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Per il ministro Urbani è stata compiuta "un’importante opera di risanamento e gettato basi solide per il rilancio. La riforma, che era attesa da decenni, ora limita il finanziamento statale al 50 per cento del costo di ogni progetto. Il resto verrà dai privati. E le prospettive sono incoraggianti".
Riguardo al product placement, Urbani sostiene che è uno strumento nuovo e "ha bisogno di tempo per assestarsi. Se funziona in tutto il mondo, non può fallire proprio da noi... Intanto, facciamo di tutto per spingere il cinema italiano all’estero attraverso coproduzioni e codistribuzioni. Incoraggiando gli investimenti stranieri nel nostro cinema".

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