Il politically correct di Wargnier
- La 55/ma edizione del Festival di Berlino si è aperta ieri sera con l’800 razzista di Man to man, coproduzione anglo-francese, diretto da Régis Wargnier e interpretato da Joseph Fiennes e Kristin Scott Thomas
La 55/ma edizione del Festival di Berlino si è aperta ieri sera con l’800 razzista di Man to man, di Régis Wargnier.
Specialista in melò (Indocina, Una donna francese, Est Ovest), il regista francese ha utilizzato il suo stile patinato per un dramma antropologico politically correct che prende spunto da fatti realmente accaduti (un pigmeo portato in America e suicidatosi a New York). Nel film, Joseph Fiennes è un antropologo scozzese che, nel 1870, durante una spedizione nel cuore dell' Africa, cattura due pigmei, razza fino a quel momento sconosciuta, e li trasporta in patria, dove vengono considerati come fenomeni da mostrare allo zoo.
Scontri sociali, rapporti famigliari, invidie professionali si mescolano nel film. Ma per molti critici in sala, la prova migliore la danno proprio Lomama Boseki e Cecile Bayiha, i due pigmei per la prima volta sullo schermo.
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