19/02/2005

Un rapporto morboso e inquieto lega il giovane pacifista Dick a Wendy, la pistola che ha casualmente trovato. Dear Wendy, la nuova (e quarta) affascinante pellicola di Thomas Vinterberg, ha suscitato pareri discordanti in Danimarca, dov’è uscito il 4 febbraio scorso.
Presentato a Berlino soltanto nelle proiezioni destinate al pubblico dell’industry office, Dear Wendy ha comunque riscosso un buon successo, ed è stato acquisito dai britannici della Metrodome e dalla tedesca Legend.
Il film, scritto da Lars Von Trier, è ambientato nella poverissima città mineraria di Estherslope, città dell’America immaginaria che i due regista di punta del cinema danese hanno già frequentato (con It’s all about love [+leggi anche:
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scheda film] di Vinterberg e la trilogia di Von Trier, di cui è in imminente uscita Manderlay, seguito di Dogville [+leggi anche:
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"Volevo parlare di un uomo solo, e l’ho fatto cercando di creare delle sfumature ed una profondità che lo rendessero vero. È un film pensato per il mercato americano, una grande sfida", ha commentato Vinterberg.
Realizzato grazie alla collaborazione di Danimarca, Regno Unito, Germania e Francia, il film è stato prodotto da Lucky Punch I/S (joint venture di Nimbus e Zentropa), e supportato da Filmstiftung North-Rhine-Westphalia, ZDF, Canal Plus e ARTE, Filminsitute, TV2 Danmark, Nordic Film e TV Fund, e distribuito grazie al sostegno del Programma MEDIA Plus della Comunità Europea.