CANNES 2005 Atelier du Festival
Largo ai giovani sulla Croisette
18 giovani registi provenienti da tutto il mondo sono stati selezionati per inaugurare l'Atelier du Festival in occasione della 58ma edizione del festival (11-22 maggio). Questo nuovo programma che rientra nel quadro delle iniziative della Cinéfondation è nato per aiutare i registi a concretizzare i loro progetti attirando l'attenzione dei produttori attraverso una serie di incontri e di proiezioni dei loro film precedenti durante il festival. Entro fine marzo un libro di progetti sarà messo a disposizione dei produttori per metterli al corrente delle sceneggiature e del profilo professionale dei 18 registi. Sei di questi sono europei: Ulricke Von Ribbeck (Germania), autore del corto pluripremiato Am See, la bosniaca Aïda Bejic che ha portato il suo cortomteraggio North Went Mad in giro per vari festival, tra i quali Montpellier e Rotterdam, il belga Joaquim Lafosse che ha avuto molto successo con il suo film Folie privée presentato in concorso al Festival di Locarno.
Il rappresentante francese David Lambert ha all'attivo un corto di 36 minuti (L’Origine - 2000) e un progetto di lungometraggio, La Prisonnière, premiato per la sceneggiatura dalla
Fondation Gan nel 2003. Gestito da Why Not Productions, questo progetto, che conta di raccogliere due milioni di euro, racconta tre giornate nella vita di una donna che vive isolata in un parco e che sta scivolando nella follia. Una storia a metà strada tra Repulsion di Roman Polanski e
Spider di David Cronenberg.
Quanto agli ultimi europei selezionati, si tratta di volti noti alla Cinéfondation: la spagnola Celia Galan
Julve sta preparando Historia del Desierto, la storia della leggendaria Rosita
Guzman, La Mocha, una donna evasa da una prigione messicana in mezzo al deserto. Il serbo
Vladimir Perisic, diplomato alla Femis nel 2003, persevera con una versione radicale del suo progetto Boyhood, le disavventure di un diciottenne che commette un omicidio per 250 euro.
(Tradotto dal francese)
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