Ruiz e Klimt alla Mostra?
Raoul Ruiz ha concluso le riprese di Klimt [+leggi anche:
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scheda film], iniziate nei primi dell'anno a Vienna e proseguite a Colonia. Il film, in cui ritrova John Malkovich che era stato il Marcel Proust de Il tempo ritrovato, è un "valzer, o più precisamente "La Valse" di Ravel - precisa Ruiz - che comincia come una musica funebre, si intensifica fino al paradosso per concludersi all'improvviso con un crollo quasi assurdo. Per riassumere con due parole questo film: piacere e vertigine".
Nell'Austria di inizio secolo, attraverso i ricordi di Klimt, Ruiz ne racconta gli ultimi venti anni di vita attraverso i suoi ricordi, lo scandalo provocato dalle sue allegorie, la sua passione amorosa e platonica per Emilie Floege, interpretata dalla tedesca Veronica Ferres. Scopriamo anche Nikolai Kinski, il figlio di Klaus Kinski, nei panni di Egon Schiele, allievo di Klimt. Il film è un tentativo di restare fedeli alla vera storia del pittore e per questo il regista ha ricostruito l'ambiente con cura meticolosa.
La postpoduzione dovrebbe svolgersi a Colonia e Parigi. Attualmente, i diritti internazionali del film sono ancora in discussione, come quelli di distribuzione in Austria e Germania. Il film dovrebbe essere presentato alla Mostra di Venezia in settembre. Con 6,6 milioni di euro di budget, Klimt è prodotto con una quota maggioritaria dall'austriaca Epo-film , che ha vinto il Fipa d’or 2005 (Mein Vater, meine Frau und meine Geliebte di Michael Kreihsl) e che produce molto documentari e investe in numerose coproduzioni europee. Coprodotto dai tedeschi di Film-Line (Munich), gli inglesi di Lunar Films Ltd (Londra) e i francesi di Gémini Films (FR) (Parigi), il film ha anche ricevuto il sostegno delFilmfonds-Wien, dell’Austrian Film Institut, Media-Fonds1, Eurimages e CNC.
(Tradotto dal francese)
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