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LEGISLAZIONE Europa

I produttori contro la direttiva sui servizi

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Soddisfazione per il rinvio della direttiva sulla liberalizzazione del mercato dei servizi è stata espressa da 23 organizzazioni di produttori dell’industria cinematografica europea In una lettera aperta alla Commissione europea. I firmatari chiedono alla Commissione di non prendere in futuro decisioni senza una concertazione preliminare con i professionisti coinvolti, in particolare i produttori cinematografici del Vecchio continente. Le 23 organizzazioni di produttori "consigliano con vigore alla Commissione europea e al Parlamento europeo di escludere i settori della cultura e dell'audiovisivo dal campo d'applicazione della futura stesura della direttiva sui servizi".

La lettera aperta, che riunisce organizzazioni di 18 Paesi, è stata diffusa in Francia dal Club des Producteurs européens che conta tre rappresentanti francesi (API, UPF, CSPF), due tedesche (Film 20, Arbeitsgemeinschaft Neuer Deutscher Spiefilmproduznten), una italiana (API), una spagnola (FAPAE) e due belga (UPFF, Vlaamse Producentenbond). Firmatari anche i produttori austriaci della FAFO e dell’AAFP, l’APT (Portogallo), la NVS (Paesi Bassi), la Norske Film OGTV Produsenters Forening (Norvegia), la SAPOE (Grecia) e l’ULPA (Lussemburgo). Non mancano infine i paesi dell’Est europeo con l’APA (Repubblica Ceca), l’Association of Estonian film producers, la GIZ (Slovnia), la N.P.A. (Associazione produttori indipendenti– Lituania), la KIPA polacca e la Hungarian independent producers association.

(Tradotto dal francese)

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