La parabola di Bobby Sands
Al Festival Europa Cinema di Viareggio è stato presentato il film italiano Il silenzio dell’allodola, primo lungometraggio del filmaker Davide Ballerini dopo vari corti e alcuni documentari sull'arte. Dopo i finanziamenti statali alla sceneggiatura previsti per i film giudicati di interesse culturale nazionale, la pellicola è stata prodotta da Esperia Film. Il film racconta la storia di Bobby Sands, un giovane poeta irlandese morto nel 1981 a 27 anni dopo uno sciopero della fame di 66 giorni per protestare contro le misere condizioni dei detenuti nelle carceri inglesi. Il regista ha spiegato che quando ha scoperto questa storia si è accorto che la stessa cosa stava accadendo ancora oggi. Si è detto anche stupefatto della somiglianza delle immagini del suo film con quelle dei prigionieri iracheni provenienti nei mesi scorsi da Baghdad.
Il silenzio dell’allodola sposa gli ideali della resistenza morale a ogni forma di oppressione. Lo scenario è spoglio, quasi teatrale, fatto di corridoi, di guardiani e di piccole celle, la storia è volontariamente fuori dal tempo. Semi-nudo, con la barba e gli occhi neri, l'attore Ivan Franek ricorda Enrique Irazoquim, il Cristo del Vangelo secondo Matteo.
(Tradotto dal francese)
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