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FESTIVAL Italia

A Viareggio vince lo humour

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- L'opera del danese Jacob Grønlykke Opbrud (Lost and Found) è stato giudicato miglior film e la sua attrice Birthe Neumann migliore interprete femminile dalla giuria della 22ma edizione del festival Europa Cinema

Alla fine a Viareggio hanno trionfato lo humour e la tenerezza, nonostate si individuasse una certa tendenza a trattare la morte nei film presentati quest'anno al festival Europa Cinema di Viareggio (i cineasti europei si interrogano sul ruolo della morte nella nostra società, come ha spiegato il danese Henning Carlsen quando ha presentato in apertura Springet (The leaps), il racconto di un uomo malato di cancro).

Alla cerimonia di chiusura domenica sera, alla presenza del regista Mario Monicelli e dell'attrice Liv Ullman, la giuria della 22ma edizione del festival ha premiato l'opera del danese Jacob Grønlykke. Opbrud (Lost and Found) è stato giudicato miglior film e la sua attrice Birthe Neumann migliore interprete femminile. Nel film, il personaggio principale, un uomo di 60 anni, venditore di giocattoli, splendidamente interpretato da Jens Okking, al momento di prendere l'aereo a Parigi il giorno del suo compleanno per tornare a casa, decide di realizzare il suo sogno: restare una notte all'Hôtel du Grand Palais, un cinque stelle che dà sui giardini dele Tuileries. La sua decisione sconvolge i piani dei parenti, che avevano preparato un surprise party, e mette in crisi i rapporti familiari. Con tenerezza e pudore, una serie di situazioni comiche e tragiche, questa crisi permetterà a ogni membro della famiglia di spiegarsi e sfogarsi. Alla fine la famiglia ritrova ciò che aveva perduto, cioè la comunicazione.

Il premio alla migliore sceneggiatura è andato alla spagnola Laura Mañá per il film Morir en San Hilario che ha anche vinto il premio del pubblico, mentre Marek Kondrat si è aggiudicato il premio per la migliore intepretazione maschile per Trzeci del polacco Jan Hryniak. Infine, sui tre italiani in concorso, Contronatura del regista Alessandro Tofanelli ha ricevuto una menzione speciale, mentre Il Silenzio dell'Allodola di David Ballerini si è aggiudicato il premio coraggio Vittorio Gassman, un riconoscimento ai film che hanno saputo osare. E in effetti questo film radicale meritava di essere segnalato.

(Tradotto dal francese)

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