CANNES 2005 Concorso Ufficiale
Gitai e tre donne nella Free Zone
Per la sua quarta partecipazione alla selezione ufficiale del Festival di Cannes il regista israeliano Amos Gitaï ha deciso di confrontarsi ancora una volta con la polveriera mediorientale e con il conflitto israelo-palestinese. Ma la coproduzione maggioritaria europea Free Zone [+leggi anche:
trailer
scheda film], presentata ieri sera alla stampa internazionale, questa volta affronta il soggetto dal punto di vista delle donne. "Il massimo risultato ottenuto finora dagli uomini è stato di mantenere un clima di guerra permanente nella regione. Anche le donne potrebbero fare lo stesso, ma potrebbero forse trasmettere una visione più semplice e umana rispetto al conflitto", ha spiegato Gitai.
Nella prima parte del racconto l'americana Rebecca (Natalie Portman), in crisi di identità, e l'israeliana Hanna (eccezionale Hanna Laslo), che deve raggiungere la Free Zone, sono in viaggio in auto verso la frontiera tra Giordania, Irak e Arabia Saudita per recuperare del denaro. Un road movie particolarmente riuscito da un punto di vista formale (camera a spalla, piani sequenza e sovrapposizione di immagini) che poggia sull'umanità del dialogo tra le due donne, ma che lascia il posto nella seconda parte, più dogmatica e confusa, all'incontro con Leila la palestinese (Hiam Abbas) per un finale sovraccarico di avvenimenti e discorsi che ha deluso gran parte della stampa.
Prodotto da Nicolas Blanc per la società Agat Films & Ex Nihilo (60%) in coproduzione con gli israeliani di Agav (20%), gli spagnoli di Golem (10 %) e i belgi di Artémis Productions (10%), Free Zone ha beneficiato di un budget di 1,2 milioni di dollari ed è stato sostenuto anche da Arte France Cinéma, Cinéart e RTBF. Venduto all'estero dalla francese Bac Films Distribution, questo film di Gitai è il secondo episodio di una trilogia sul tema delle frontiere, iniziata con Terra Promessa e che dovrebbe concludersi l'anno prossimo con (come spera il regista) un film interpretato da Sean Penn.
(Tradotto dal francese)
Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.