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CANNES 2005 Un Certain Regard

Il Marocco senza complessi di Leila Marrakchi

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Spazza via in un solo colpo tutti i cliché che circolano sulla società marocchina: Marock, il primo lungometraggio di Leila Marrakchi, proiettato ieri sera nella sezione Un Certain Regard, ha rivelato una gioventù molto meno tradizionalista di quel che pensano gli occidentali. Nel raccontare l'avventura sentimentale tra una adolescente musulmana senza complessi (Morjana Alaoui) e un playboy ebreo (Matthieu Boujenah), il film descrive la vita dei giovani di buona famiglia di Casablanca. Attirati dagli eccessi di ogni genere e conducendo uno stile di vita spensierato all'europea (corse di'auto in strada, musica al massimo volume con Bowie e Mano Negra nella playlist, alcool, droghe leggere nel quotidiano e tentazioni di provare quelle pesanti), questi ragazzi tra i 16 e i 20 anni vivono però in un ambiente molto condizionato dalla tradizione religiosa che li costringe a mettere a confronto il loro desiderio di emanciparsi con la rigidità dei costumi. Una tematica interessante che però non ha convinto tutti i critici, forse anche perché la tematica non è nuova nel cinema arabo e la forma del film è molto classica e ogni tanto la regia ha qualche distrazione.

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Con un budget di 3 milioni di euro, Marock, è stato prodotto da Lazennec e coprodotto da France 3 Cinéma (450 000 euro) con inoltre un anticipo sull'incasso di 400.000 euro dal CNC. Distribuito in Francia da Pan Européenne, il film è venduto da Roissy Films.

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(Tradotto dal francese)

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