Innsbruck celebra la diversità
Il Festival International du Cinéma d'Innsbruck, nato nel 1992 e sostenuto dal Tirolo, dalla comunità di Innsbruck e dalla Cine Tirol Film Commission & Fund, corrisponde bene all'idea che l'Europa, essendo fondata sulla diversità, non possa che mettere in evidenza la diversità di ogni cinematografia. Così da oggi fino al 5 giugno nelle sale dei cinema Leokino, Cinematograph, e Ferdinandeum di Innsbruck viene proposta una vasta selezione di film provenienti da ogni parte del mondo, la metà di questi dal Vecchio Continente.
I film del concorso internazionale - che prevede due premi, quello della Provincia del Tirolo di 5000 euro e il premio del pubblico di 1000 euro - sono tutti inediti in Austria.
Tra le coproduzioni europee, ci sono i film dell'austriaco Cristian Berger (Filmlicht e Ethnische Idyllen), Paradise Girls di Fow Pyung Hu (Germania/Olanda), Welcome Home di Andreas Gruber (Germania/Austria) e Ardiente paciencia di Antonio Skármeta (Germania/Portogallo), il film sloveno Ljubljana di Igor Sterk, gli svizzeri Nocaut, di Stefano Knuchel e Ivan Nurchis, Namibia Crossings di Peter Liechti e Coca - The Dove From Chechnya di Eric Bergkraut.
La maggior parte dei film è il risultato di coproduzioni internazionali: tra di essi, Salvador Allende di Patricio Guzmán (un film coprodotto da Cile, Messico, Belgio, Francia, Germania e Inghiletrra),Volver la vista, film di Fridolin Schönwiese prodotto da Austria e Messico o ancora Lessons from Bam di Alireza Ghanie, (Austria, Iran e Australia).
Le pellicole francofone concorrono per il Premio dell'istituto di cultura francese (1000 euro). Tra i questi, Agadez Nomade FM di Christian Lelong e Pierre Mortimer (Francia/Svizzera/Niger), Le grand voyage di Ismaël Ferroukhi (Francia/Marocco), Arlit, deuxième Paris di Idrissou Mora-Kpai (Benin/Francia) e Moolaadé di Ousmane Sembène (Senegal/Francia).
(Tradotto dal francese)
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