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FONDI Regno Unito

Il governo rivede la sua politica sul cinema

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Il governo inglese ha incaricato il UK Film Council (UK FC), finanziato dalla lotteria, di rivedere la politica nazionale sul cinema per sviluppare una strategia di rafforzamento dell’industria cinematografica locale.

In un discorso tenuto ieri al London Institute for Public Policy Research, il ministro per le Industrie Culturali, James Purnell, fresco di nomina, ha lodato il lavoro sin qui svolto dal Film Council, ma ha anche fatto notare la necessità di una revisione e di un aggiustamento della politica nazionale sul cinema.
“Il Film Council è stato un grande successo”, ha sottolineato il ministro inglese. Se non ci fosse, lo si dovrebbe inventare. A tutti può capitare di incappare in un fiasco, ma i film di successo del Film Council parlano da soli, siano essi Gosford Park o Vera Drake [+leggi anche:
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, Touching The Void [+leggi anche:
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o ancora Bloody Sunday [+leggi anche:
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. Per ogni sterlina investita, se ne sono guadagnate almeno tre al botteghino”.
“Ma non possiamo sedere sugli allori”, ha aggiunto il ministro, “e John Woodward (amministratore delegato del UK FC)- dovrà studiare una revisione della legge che consideri almeno quattro punti chiave: in che modo attrarre grandi produzioni in Inghilterra, come sostenere la produzione nazionale, come incoraggiare la distribuzione e promuovere i film d’autore.

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Inoltre, toccando l’argomento della necessità di rafforzare l’industria locale e proteggere i suoi prodotti, James Purnell ha detto che si dovrebbe fare di più per sconfiggere il fenomeno della pirateria, e che la BBC dovrebbe avere un ruolo più incisivo nel finanziamento dei film inglesi e nella promozione della creatività del cinema nazionale. Il discorso del ministro arriva in risposta alle diffuse critiche di diversi professionisti del settore, ed in particolare di Michael Kuhn, produttore ed ex presidente della PolyGram Entertainment, che durante una conferenza indetta dal PACT (un sindacato dei produttori) il mese scorso, ha vivamente richiesto una ‘riforma del Film Council’.

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(Tradotto dall'inglese)

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