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INDUSTRIA Francia

La battaglia del dowload illegale

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I produttori francesi contrattaccano e portano in tribunale i fornitori di accesso a Internet facendo de Les Choristes di Christophe Barratier un simbolo della battaglia contro la pirateria. Un comunicato diffuso ieri dal Sindacato dei produttori cinematografici (CSPF) sottolinea che "le categorie professionali del cinema denunciano la scorrettezza degli inserzionisti che, attraverso i loro investimenti pubblicitari, contribuiscono a finanziare le reti di scaricamento illegale dei film". Constatando la messa a disposizione del pubblico della rete del film Les Choristes fin dall'aprile 2004 (meno di un mese dopo l'uscita nelle sale) e in DVD nel settembre 2004 (l'uscita ufficiale home video è stata il 24 ottobre), le società di produzione Galatée Films e Pathé Renn hanno deciso di portare in giudizio Neuf Télécom, Telecom Italia, AOL, La Française des Jeux, la SNCF, Finaref e Groupe Partouche per il reato di complicità in contraffazione . Inoltre la CSPF stigmatizza il comportamento dei provider, i fornitori d'accesso ad internet, che darebbero agli utenti i mezzi tecnici per il download illegale, cosa che potrebbe avere un rilievo giuridico come istigazione a delinquere, e traggono profitto dagli annunci pubblicitari dei siti di file sharing attraverso i cosiddetti banner e pop up.

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Dietro le quinte continuano comunque i negoziati tra le categorie del cinema e quelle della rete per definire un'offerta legale di download dei film (VOD). Secondo il quotidiano Le Monde, un accordo potrebbe essere firmato in settembre con delle uscite su internet otto mesi dopo la distribuzione dei film nelle sale. Un periodo superiore a quello di 6 mesi stabilito in Francia per l'uscita in DVD e VHS.
Tuttavia ci sono ancora molti aspetti da discutere, in particolare la vendita dei film su Internet che i fornitori d'accesso provano ad escludere dall'accordo.

D'altro canto tutti i network televisivi esclusa Canal + sostengono che lo scaricamento in VOD dei film sia impossibile quando sono programmati in tv. Infine, i provider reclamano la disponibilità dei cataloghi nella loro interezza con almeno il 50% di film francesi, e i produttori sono pronti a cedere a questa richiesta se sarà fatta una vera promozione del cinema d'oltralpe sulla rete.
Nel novembre scorso, le categorie professionali del cinema avevano avanzato cinque proposte: sviluppo del VOD esclusivamente su reti sicure, pagamento singolo (in opposizione al forfait), rimborso minimo ai detentori dei diritti per ogni scaricamento, divieto di promozione sul VOD prima dell'apertura della finestra di diffusione del film e obbligo di preacquisto dei film oltre un certo volume d'affari. .

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(Tradotto dal francese)

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