Il rebus dei finanziamenti pubblici
Le trattative con l'opposizione riguardanti le riforme fiscali volute dal governo non hanno avuto alcun esito, con grande sollievo dei professionisti del cinema. I nuovi testi avrebbero difatti soppresso i contributi pubblici al settore, in particolare il popolare sistema di esoneri fiscali che ha permesso agli investitori di impiegare 13 miliardi di euro tra il 1997 e il 2004 (l'80% di questa somma destinata a produzioni hollywoodiane).
Per compensare questa misura, il governo di Schröder ha annunciato la creazione di un fondo di 90 milioni di euro attraverso il quale lo Stato potrà sostenere i film tedeschi per un tetto massimo del 20% del budget. Questa iniziativa soddisfa la richiesta dei professionisti dell'audiovisivo di diversificare le modalità di finanziamenti, soprattutto quelli che tendono non tanto a compensare le perdite quanto a valorizzare gli investimenti. Il programma non è ancora operativo e resta legato alle riforme fiscali, che rimangono incerte.
La soppressione o meno degli sgravi fiscali dipenderà dalle elezioni di settembre, una tornata in cui l'opposizione (partito liberale e cristiano democratici) ha buone chance di vincere, nel qual caso gli aiuti sarebbero mantenuti.
Nell'attesa, gli investitori e i professionisti hanno deciso creare una lobby per difendere i propri interessi. La nascita del "Media Initiative Germany" sarà ufficializzata domani a Berlino in occasione dei premi al cinema tedesco.
(Tradotto dal francese)
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