Requiem per il Czech Dream
di Vitor Pinto
I documentari sono spesso lo specchio di realtà sociali preoccupanti. Vit Klusak e Filip Remunda, due giovani registi cechi, ne sono consapevoli, ma in Czech Dream, il loro primo film, hanno l'arroganza - e l'intelligenza - di unire all'impegno civile un'audacia inattesa. Risultato: una opera coraggiosa sul capitalismo nell'era del postcomunismo nella Repubblica Ceca, che renderà partecipe il pubblico del Festival del cinema europeo di Bruxelles, dove il film è in concorso.
La scommessa di mostrare fino a che punto la gente è diventata un consumatore ossessivo e incosciente. E' esattamente questa scommessa che Klusak e Remunda si sono proposti filmando un falso evento idealizzato, manipolato e messo in scena da loro stessi. Czech Dream non è altro che il supermercato dei sogni di ogni cittadino ceco, che per settimane sono stati bombardati da una campagna che annunciava una falsa inaugurazione. La campagna, che include spot tv, poster e flyers pubblicitari con slogan del tipo "Non andateci" o ancora "Non spendete" è stata efficace. Il 31 maggio 2003, oltre 4.000 persone si sono trovate in un posto ben preciso, dove la speranza dell'acquisto si è trasformata in grande delusione, dove il sogno è diventato collera controllata. Nell'aria resta la domanda sull'effetto perverso della pubblicità: il popolo potrebbe aderire all'Unione europea con lo stesso slancio cieco con cui si è riversata sul falso supermercato?
Malgrado la voglia di manipolare, il film non adotta mai un tono moralistico. Nessun accenno a una "lezione di vita", le persone non sono giudicate anche se, paradossalmente, sono fonte di ilarità. Czech Dream - A film about the hypermarket that didn't exist è stato prodotto dai due registi che hanno creato per questo la società Hypermarket film Ltd. La televisione ceca (Česká televize), Mirage e Famu hanno coprodotto il film in collaborazione con lo Spi International e Taskovski Films Ltd (UK), che è anche il rivenditore internazionale.
(Tradotto dall'inglese)
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